Si svolgerà oggi alle ore 15.30 presso la chiesa dello Spirito Santo di corso Vittorio Emanuele III di Torre Annunziata, il funerale di Maurizio Cerrato. L'uomo morto a 61 anni e ucciso durante un agguato premeditato, dopo una lite per un parcheggio avvenuta nella serata di lunedì.
Torre Annunziata, oggi lutto cittadino.
Ad annunciare la giornata di lutto cittadino è stato il sindaco della città, Vincenzo Ascione, che ha sottolineato:
"interpretando il sentimento dell'intera comunità e in segno di profondo cordoglio per la drammatica e prematura scomparsa del nostro concittadino", è stato proclamato per la giornata di oggi lutto cittadino. "Si invita l'intera popolazione, i titolari delle attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive e le associazioni ad esprimere, in concomitanza con il rito funebre, la loro partecipazione mediante la sospensione delle attività in segno di raccoglimento e rispetto", dice il Sindaco.
Torre Annunziata, i colpevoli
Nell'occhio del ciclone ci sono: Giorgio Scaramella di 51 anni, Domenico scaramella, 51 anni, Antonio Venditto, di appena 26 anni, Antonio Cirillo di 33 anni. Sono questi i presunti colpevoli e assassini di Cerrato.
Sono al momento i destinatari di un decreto di fermo e che hanno trascorso ad ora la seconda notte nel carcere di Poggioreale a Napoli.
Una spedizione punitiva
Quella dell'omicidio Cerrato è stata una vera e propria spedizione punitiva. In quattro lo avrebbero tenuto fermo mentre veniva pugnalato al petto davanti alla figlia. (Fonte FanPage)
Le parole della figlia
“Hanno iniziato a picchiare me e mio padre. Scaramella ha colpito mio padre con un crick, lo strumento che stava usando per cambiare la ruota. Poi sembrava che la situazione si fosse calmata, tanto che mio padre si era offerto anche di ripagare gli occhiali che aveva rotto a Giorgio nella colluttazione. Ma lui è andato via ed è tornato su uno scooter e con loro altre tre persone. Hanno iniziato ancora a picchiare mio padre, poi lo hanno scaraventato sull’auto e uno lo accoltellato mentre gli altri lo mantenevano”.
Racconta la figlia di Maurizio.
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