Atteso il Decreto Sostegni, ormai prossimo a essere pubblicato. Il nuovo decreto dovrebbe seguire la scia delle misure previste da decreto ristori. Torna il reddito di emergenza.Vediamo nel dettaglio.

Decreto Sostegni: sulla scia del Decreto ristori.

Si replicherà sulle misure previste dai precedenti Ristori, aggiornandole alle nuove necessità del Paese. Torna il Reddito di Emergenza con una proroga di ulteriori 3 mensilità e la platea di beneficiari sarà ampliata a incrociare i ‘nuovi poveri’. L’importo massimo dell’assegno mensile sarà elevato per i nuclei familiari in affitto.

Decreto sostegni. Reddito Emergenza. Tutte le novità su proroga 3 mesi

Il Reddito di Emergenza sarà prorogato di 3 mensilità, con l’introduzione di nuovi requisiti di accesso per allargare la base dei beneficiari. Si attende la messa su nero su bianco. Novità anche per i nuclei familiari che vivono in affitto e per i lavoratori ex Naspi e Dis-Coll. Tutto questo sarà ufficializzato molto probabilmente tra oggi e domani,

Decreto sostegni. Il Reddito di Emergenza e il Reddito di Cittadinanza: le novità

La povertà assoluta in Italia nel 2020 è salita sia in termini familiari, con oltre due milioni di nuclei, e sia in termini di individui, che dal 2019 sono cresciuti dell’1,7%, attestandosi a 5,6 milioni di persone. Ci saranno nuovi requisiti di accesso ai benefici, sia per al Reddito di Emergenza che per il Reddito di Cittadinanza. Per entrambe i provvedimenti il Decreto Sostegno, probabilmente, riserverà un miliardo di Euro dei 32 miliardi extra deficit. Sul Reddito di Cittadinanza è in corso un analisi del meccanismo che attualmente lo regola, che si muove in due direzioni. Da una parte, il rafforzo delle politiche attive del lavoro, dall’altra l’individuazione di nuovi percorsi di accesso al beneficio al fine di evitare gli ostacoli che spesso hanno precluso a molte famiglie di accedere al RdC. Il concetto chiave che regola il Reddito di Cittadinanza, comunque, rimane sempre l’incentivazione alla ricerca del lavoro. Si inscrive l’interessante disposizione, attualmente in studio dall’Esecutivo, relativa alla possibilità di sospendere il RdC per permettere al percettore di lavorare temporaneamente senza subire la perdita o la riduzione della rata mensile. Il beneficio riprenderà automaticamente a decorrere dalla conclusione del rapporto di lavoro.

Cosa è previsto per il Reddito di emergenza

Le novità a tema REM che ci attendono al varo del Decreto Sostegni, atteso per le prossime ore, riguardano un ampliamento della platea dei percettori del beneficio. Il nuovo provvedimento conterrà innanzitutto, la proroga di almeno ulteriori tre nuove rate mensili, già a partire dal mese di aprile 2021. La seconda novità riguarda il rafforzamento del REM attraverso l’innalzamento della soglia massima dell’ammontare del beneficio per coloro che vivono in casa di affitto. Ricordiamo che attualmente, il calcolo della rata del Reddito di Emergenza erogata dall’INPS, prevede un importo mensile che va da un minimo di 400 Euro a un massimo di 800 Euro, sulla base della composizione del nucleo familiare. L’importo massimo può essere elevato a 840 Euro in presenza di disabili gravi o non autosufficienti. Il metodo di calcolo degli importi spettanti adotta le scale di equivalenze utilizzate per il calcolo degli importi mensili del Reddito di Cittadinanza. La terza e ultima novità riguarderà la possibilità di accedere al beneficio anche ai disoccupati che fra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 hanno terminato la NaspI o la Dis-Coll, e che attualmente non godono di altri strumenti di sostegno al reddito.

Come richiedere la proroga REM

Le precedenti mensilità prorogate del Reddito di Emergenza, disposte dai Decreti Ristori, sono state erogate dall’INPS in maniera automatica a coloro che avevano già fruito del beneficio. Per i nuovi percettori, che ancora non avevano fatto richiesta delle mensilità di REM, era necessario l’inoltro della domanda all’Istituto previdenziale nella ormai consueta modalità online, o in maniera autonoma, oppure avvalendosi degli intermediari abilitati, ad esempio patronati o CAF. Per la prossima proroga delle tre mensilità di REM, possiamo dunque prevedere l’adozione dello stesso metodo. I vecchi percettori non dovranno fare nulla per vedersi accreditate le nuove mensilità già a partire da aprile.

Comunicare la variazione Iban per l’accredito dei 3 mesi di Reddito di Emergenza (REM)

Il beneficio è erogato dall’INPS, a scelta del beneficiario, mediante bonifico bancario o postale, con accredito su libretto postale oppure con bonifico domiciliato. In quest’ultimo caso il pagamento avviene in contanti presso lo sportello di Poste Italiane designato in sede di domanda di REM. Potrebbe tuttavia accadere che nel corso del beneficio, o nei giorni precedenti la sua erogazione, sia necessario variare l’Iban su cui si desidera l’accredito del REM. Dal portale INPS, accedendo alla propria posizione, o ancora meglio, rivolgendosi a un intermediario abilitato (patronato o CAF) è possibile comunicare la variazione del conto di accredito. Teniamo però a mente che potrebbero essere necessari tempi tecnici da parte dell’Istituto previdenziale per portare a buon fine la variazione della modalità di pagamento. L’erogazione della mensilità potrebbe allora avvenire nel momento di transizione fra una posizione bancaria e l’altra. Questo è il motivo per cui è opportuno effettuare le variazioni di Iban in tempi rapidi e con un po’ di anticipo rispetto al momento in cui si presume avvenga l’erogazione del sussidio.

Il bonifico domiciliato del Reddito di Emergenza

In ogni caso, la Circolare INPS 69/2020, che disciplina il Reddito di Emergenza, in qualche modo ci rassicura, garantendoci che i soldi a noi destinati non andranno persi. Nell’ipotesi in cui l’Iban indicato in domanda non sia corretto, in quanto formulato in modo errato, oppure ancora nel caso in cui il codice fiscale del beneficiario della prestazione non corrisponda a quello del titolare del conto corrente, l’INPS provvederà a pagare il REM con bonifico domiciliato presso gli sportelli di Poste Italiane. Una volta disposto il pagamento, il beneficiario riceverà un SMS di notifica del pagamento, e successivamente da POSTEL la comunicazione di liquidazione all’indirizzo di residenza o domicilio. A questo punto il beneficiario di Reddito di Emergenza potrà recarsi presso qualsiasi ufficio di Poste Italiane del territorio nazionale ed esibendo la comunicazione ricevuta, un documento di identità in corso di validità e un documento attestante il codice fiscale, potrà riscuotere in contanti la mensilità del Reddito di Emergenza.(Fonte TrendOnline) Leggi anche:Abolita l'ora legale, dove e per chi: cosa accade in Italia Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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