Si chiamava Francesco De Paolis il giovane papà strappato improvvisamente alla vita e senza una ragione. Al Pronto soccorso per un mal di gola che non gli dava pace, quell'ultimo messaggio alla compagna poi il dramma assurdo: da lì a poche ore Francesco non ci sarà più.

Il 31 dicembre scorso, Francesco De Paolis, dipendente del supermercato Tigre situato in via Cesare Pavese, all'Eur, ha inviato il suo ultimo messaggio alla compagna Chiara Romei alle 20:33. Il 44enne si era recato al pronto soccorso dell'ospedale San Camillo a causa di un mal di gola che, nel corso dell'ora precedente, si era intensificato, rendendo difficile la deglutizione della saliva.

Trascorse circa due ore dal suo arrivo al pronto soccorso, alle 22:30, De Paolis morì sotto gli occhi della compagna, che nel frattempo non aveva più ricevuto sue notizie. Disperata, cercò informazioni dal nosocomio e venne successivamente avvisata della "grave situazione", invitata a recarsi in ospedale. La domanda sulle cause della sua morte e sulle eventuali responsabilità ora è al centro di un'indagine avviata grazie a una denuncia presentata dai familiari ai carabinieri della stazione di Porta Portese.

Disposta l'autopsia

Il procuratore Luca Guerzoni ha disposto un'autopsia affidata a un team di consulenti per cercare risposte a questo tragico evento. L'avvocato Cesare Antetomaso esprime la sua perplessità riguardo alla morte improvvisa di De Paolis, un individuo giovane e privo di patologie note. Le figlie di 3 e 12 anni del defunto meritano di sapere perché il loro papà non c'è più.

Il tampone

Il tampone eseguito per precauzione ha escluso la presenza di Covid, ma il giovane è stato categorizzato come "codice bianco". Nei messaggi vocali inviati alla compagna, De Paolis riferisce di aver fatto i prelievi e lamenta ancora un forte mal di gola. La situazione peggiora rapidamente, e alle 22:33 smette di rispondere ai messaggi e alle chiamate.

La compagna Chiara, giunta in ospedale dopo essere stata avvisata della gravità della situazione, trova De Paolis intubato e collegato a macchinari. La dottoressa le spiega che, nonostante quattro tentativi di rianimazione effettuati dalle 21 in poi, il cuore di Francesco ha smesso di battere. L'autopsia sarà cruciale per comprendere le circostanze della morte, escludendo complicazioni congenite.

L'avvocato della famiglia sottolinea la necessità di verificare se De Paolis ha ricevuto cure adeguate e tempestive, partendo dalla corretta assegnazione del codice al triage. Invita altri pazienti presenti quella sera a fornire informazioni utili. Dal San Camillo, si esprime fiducia nell'operato del personale sanitario ma resta in attesa dei risultati autoptici per una valutazione più precisa.

Chi era Francesco De Paolis

Appassionato tifoso della Lazio e ben voluto dai clienti del supermercato Tigre, lascia una famiglia allargata senza conflitti: una figlia di 12 anni di una precedente relazione e una bimba di appena 3 anni frutto dell'amore con la compagna Chiara. Ed è proprio lei ora a chiedere giustizia per la drammatica perdita: «La nostra è una famiglia allargata senza screzi e lui adorava le sue figlie - conclude la compagna - È assurdo che un papà possa morire così». (Fonte: IlMessaggero)

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