Nuova ordinanza, Campania pronta a cambiare tutto di nuovo. Stando a quanto ci perviene la  Campania potrebbe presto ritornare in zona gialla.

I dati

Sembrano consentire questo passaggio già dalla settimana prossima. Infatti la decisione potrebbe arrivare entro il 13 dicembre.

Nuova ordinanza - Campania verso la zona gialla: i dati sono positivi

I dati diramati dall’Unità di Crisi regionale ha confermato il trend positivo della gestione della pandemia: nonostante il numero ancora alto dei decessi, il numero dei positivi è sceso sotto i 2mila casi.

Campania zona gialla: cosa significa e cosa cambierebbe

  • E’ vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino salvo motivi di lavoro, necessità e salute
  • Chiudono le attività di ristorazione alle 18, l’asporto è consentito fino alle 22, nessuna restrizione per le consegne a domicilio
  • stop negozi nei centri commerciali in giorni festivi e prefestivi, eccetto alimentari, edicole, farmacie e parafarmacie
  • Chiudono musei, mostre
  • Si passa alla dad a scuole superiori di secondo grado (licei, istituti tecnici e professionali). Continuano le lezioni in presenza per scuole dell’infanzia, scuole medie (che al momento in Campania sono in dad). All’università attività a distanza, salvo per le matricole.
  • Sospesi concorsi pubblici, privati e le abilitazioni professionali eccetto quello di medici e protezione civile.
  • I mezzi del trasporto pubblico, autobus, metropolitane, treni regionali, non potranno accogliere più del 50% della loro capienza massima.
  • Sospese scommesse giochi in bar e tabaccherie bar e ristornati aperti fino alle 18, asporto fino alle 22.
  • Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

Nel frattempo, il sindaco di Napoli prende posizione: “Riporteremo tutto dove era prima del Covid e saremo ancora più grandi”

“Il centro storico di Napoli oggi è semideserto. La pandemia ha provvisoriamente distrutto l’anima e il corpo delle città”. Lo scrive in un post su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Nel post il sindaco ha pubblicato anche una foto che ritrae il centro della città, un anno fa, affollato di gente. “Dieci anni fa, invece – ricorda – il centro storico, come la città intera, era sommersa di rifiuti, per colpa di una politica incapace e corrotta”. “Napoli, con l’aiuto di tanti napoletani, l’abbiamo portata ad essere, prima dell’esplosione del coronavirus – sottolinea – la città italiana con la più forte crescita culturale e turistica”. “Ora – aggiunge – tutti hanno nostalgia della Napoli che, insieme, abbiamo portato nelle classifiche internazionali delle mete più visitate al mondo, con turisti ovunque, in centro ed in periferia. Musica, teatro, cultura e commercio. Orgoglio, economia, lavoro”.”E c’era chi ironizzava e faceva campagne mediatiche e politiche becere – evidenzia. Ora tutti stanno capendo che le strade desertificate divengono posti con più crimine e che città senza gente rappresentano luoghi con meno economia circolare e meno lavoro”. “Riporteremo Napoli in alto, laddove ci eravamo provvisoriamente lasciati ed anzi saremo ancora più grandi – conclude. Anche grazie all’eredità di Diego. Lui ci vuole uniti e ci aiuterà a portare turisti ed economia nella nostra città”. Leggi anche: Nuova ordinanza, De Luca stringe ancora la cinghia: “Rossi, verdi o a pois, qua ci vuole rigore”  Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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