Elena Cecchettin, sorella di Giulia Cecchettin, è stata ospite nello studio televisivo di Storie Italiane su Rai Uno, condotta da Eleonora Daniele. Durante la trasmissione, ha reso pubbliche nuove informazioni riguardo a Filippo Turetta, illustrando come il ragazzo avesse esercitato pressioni su Giulia affinché rallentasse il suo percorso universitario per non laurearsi prima di lui.

L'episodio rivelato da Elena ha gettato luce su uno dei motivi della rottura tra Giulia e Filippo, avvenuta in passato:

"È stata una situazione molto allarmante che ha preoccupato Giulia. È stato il motivo per cui lei ha interrotto la relazione con lui la prima volta, verso febbraio-marzo, quando lui le disse 'Dovresti fermarti con gli esami e darmi una mano perché non possiamo laurearci separatamente'. Come se fosse necessario vivere in simbiosi, come se uno dei due non dovesse avere successo, come se ci fosse un'insicurezza solo perché la tua compagna si laurea qualche mese prima di te."

Filippo a Giulia Cecchettin diceva: "Devi fermarti, dobbiamo laurearci insieme"

Elena ha continuato esprimendo il suo pensiero su una questione più ampia, riflettendo sul fenomeno dei femminicidi e sulla necessità di un cambiamento culturale profondo per prevenire ulteriori tragedie:

"Vorrei rivolgermi alle altre ragazze dicendo loro di stare attente. Tuttavia, non è giusto che sia unicamente compito delle ragazze stare in allerta. Purtroppo, sin dal momento in cui nasciamo come donne su questo pianeta, siamo obbligate a imparare a difenderci. Persino quando camminiamo di sera con coloro che dovrebbero amarci."

Ha poi aggiunto: "Non è questo il messaggio che voglio trasmettere perché, in effetti, noi donne sappiamo già di dover essere caute. Vorrei che gli uomini rendessero la vita un po' più semplice per noi e non ci costringessero a stare in guardia. Dovrebbero aiutarci a gestire queste situazioni, richiamare i loro amici o loro stessi, fare un esame di coscienza e rendersi conto quando hanno comportamenti sbagliati, imparando per il futuro a non ripeterli. Questo è il messaggio importante da diffondere."

La conversazione ha poi toccato il tema dell'educazione e del rispetto nei confronti delle donne, evidenziando la necessità di un cambiamento culturale radicale: "C'è un bisogno di rivoluzione culturale. Viviamo in una società che tollera troppo, dove il ruolo delle donne è continuamente sottovalutato e subiamo ingiustizie per ciò che ci accade."

Elena ha sottolineato l'ingiustizia nel dover subire molestie verbali o fisiche semplicemente passeggiando per strada: "Non è giusto che ci siano persone davanti a un bar che fischiano o fanno commenti. Non è giusto e queste persone non dovrebbero farlo. Noi non dovremmo cambiare percorso solo per evitare questi commenti. Esse dovrebbero essere educate e capire che è un segno di enorme mancanza di rispetto. Abbiamo il diritto di essere rispettate, anche se siamo donne, anche se qualcun altro pensa che valiamo meno. Abbiamo bisogno di essere rispettate."

"C'è una responsabilità genitoriale nell'educare i figli all'affettività"

Elena ha altresì parlato della famiglia Turetta, sottolineando la responsabilità educativa dei genitori: "Non ho molto da dire ai genitori di Filippo, se non che l'educazione non deriva solamente dalla famiglia, ma da molteplici fonti. Tuttavia, c'è una responsabilità genitoriale nell'educare i propri figli all'affettività e alla sessualità, senza vergognarsi di affrontare certi temi."

Ha aggiunto: "Bisognerebbe insegnare ai figli a essere fragili e a comprendere che amare non significa possedere. Dovrebbero imparare a lasciare libere le persone perché, alla fine, un rifiuto può diventare un'opportunità di crescita. Se Filippo avesse considerato la fine della relazione come un'opportunità per crescere e incontrare qualcuno più adatto a lui, tutto questo non sarebbe successo."

Infine, ha condiviso il suo sconvolgimento riguardo alla situazione e il suo timore per l'esito tragico, manifestando la sua consapevolezza fin dall'inizio dell'epilogo: "Tante volte durante questa settimana mi sono chiesta: 'Come è possibile che qualcuno voglia compiere un gesto del genere, rovinando la propria vita?' Non riuscivo a capacitarmene e volevo aggrapparmi a qualsiasi speranza che Giulia fosse viva e che lui l'avesse portata con sé."

"Sapevo già tutto dal momento in cui è scomparsa con Filippo"

"Ma in fondo sapevo qual era la verità, l'ho intuito sin dal primo momento. Quando mio padre mi ha chiamato perché Giulia non era tornata a casa ed era con Filippo, avevo già compreso tutto. Volevo sbagliarmi, riavere la speranza, ma sapevo già", ha concluso, sottolineando il suo sconforto e la consapevolezza della triste realtà.

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