Frosinone
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Gli spari squarciano il silenzio nella vivace atmosfera dello Shake Bar di Frosinone, creando un intricato intreccio di storie, droga e violenza. 

In questo scenario tetro, Ervin, un giovane albanese di 27 anni, perde la vita mentre tre dei suoi connazionali rimangono feriti, gettando una luce sinistra sulla serata.

Le indagini 

Sono ora nelle mani dei poliziotti del questore Domenico Condello, mentre la Squadra Mobile, guidata dal vicequestore Flavio Genovesi, cerca di rimettere insieme i pezzi di questo intricato puzzle investigativo. La scena del crimine è pervasa da tensioni latenti e da relazioni complesse tra i protagonisti coinvolti.

Sabato sera, verso le 19.30, Michea Zaka si trova allo Shake Bar insieme ai suoi amici Giuliano D. ed Elia D., tutti provenienti dall'Albania. Nonostante Michea sia incensurato, le autorità lo hanno fermato due volte nell'ultimo anno per sospette attività legate allo spaccio di droga. La presenza di un'enorme somma di denaro liquido sul suo conto ha sollevato dubbi sulla sua presunta connessione con una banda criminale.

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Lo Shake Bar 

E' in fermento come ogni sabato sera, ma l'atmosfera si infiamma ulteriormente quando altri quattro albanesi, tra cui Ervin e suo fratello Kasen, entrano nel locale insieme ad alcuni amici. Una discussione accesa esplode rapidamente, culminando nel tragico scoppio di violenza. Michea, tirando fuori una pistola calibro 22, spara sei colpi, colpendo Ervin mortalmente al collo. Gli altri presenti vengono feriti, alcuni gravemente.

Le circostanze esatte che hanno portato al tragico evento sono ancora avvolte nel mistero, ma una versione emergente suggerisce il coinvolgimento di una donna che ha avuto legami sia con Kasen che con Zaka, alimentando ipotesi di gelosia o motivazioni legate alla prostituzione. 

Michea Zaka si presenta spontaneamente in questura accompagnato dal suo avvocato, sostenendo di aver sparato in legittima difesa dopo essere stato aggredito da Ervin e Kasen. Tuttavia, il destino tragico di Ervin e le ferite inflitte agli altri presenti rendono il caso estremamente complesso.

Mentre le indagini proseguono e la verità cerca di emergere dalle ombre della notte, Michea Zaka viene arrestato con l'accusa di omicidio e triplice tentato omicidio. Ma le domande rimangono senza risposta, mentre la pistola utilizzata nell'agguato giace ancora nascosta, testimone silenzioso di un momento di follia e tragedia.

 

 

 

 

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