Incidente in parapendio: Stefano Venturi perde la vita a 60 anni
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio: per l'uomo non c'è stato nulla da fare

Stefano Venturi, 60 anni, originario di Argenta, in provincia di Ferrara, è rimasto vittima di un tragico incidente di parapendio sull’isola di Tenerife, nelle Canarie. L’incidente si è verificato domenica 26 gennaio, intorno alle 14:48, nei pressi della spiaggia di Benijo, una delle località più affascinanti e frequentate dai praticanti di questo sport.
Venturi, appassionato di volo e residente a San Biagio di Argenta, si trovava a Tenerife per dedicarsi a una delle sue più grandi passioni. Purtroppo, la bellezza paesaggistica e le sfide tecniche dell’area si sono rivelate fatali.
La dinamica dell’incidente
Secondo quanto ricostruito, la tragedia sarebbe stata causata da una collisione con i cavi dell’alta tensione, che avrebbe provocato la caduta fatale del parapendio pilotato da Venturi. Il luogo dell’incidente, la spiaggia di Benijo, è noto non solo per la sua spettacolare vista sull’oceano, ma anche per le difficoltà tecniche che presenta ai parapendisti.
Nonostante il rapido intervento dei soccorsi, che hanno visto impegnati personale sanitario, forze dell’ordine e Protezione Civile, per Venturi non c’è stato nulla da fare. Il decesso è stato confermato poco dopo l’arrivo dei soccorritori sul luogo dell’incidente.
Un uomo appassionato del volo
Stefano Venturi era conosciuto per il suo grande amore per il volo. La sua passione per il parapendio lo aveva portato a esplorare diverse località suggestive, come quella in cui si è consumata la tragedia. Tuttavia, questa sua dedizione a uno sport così affascinante e avventuroso si è trasformata in un destino fatale.
L’area dell’incidente, pur essendo una meta ambita per i parapendisti, richiede un’esperienza avanzata e un’attenta valutazione delle condizioni atmosferiche e ambientali, data la presenza di elementi critici come i cavi dell’alta tensione.
L’assistenza ai familiari
La notizia dell’incidente, inizialmente diffusa dai media locali, è stata poi confermata dalla polizia e riportata dall’ANSA. Nel frattempo, il vice consolato di Arona, in collaborazione con la Farnesina, sta offrendo pieno supporto ai familiari del 60enne per il disbrigo delle pratiche burocratiche necessarie al rientro della salma in Italia.
L’episodio ha scosso profondamente non solo la comunità locale di Argenta, ma anche il mondo degli appassionati di volo, che ricordano Stefano Venturi come una persona innamorata del cielo e della libertà che esso rappresenta.
L’incidente di Stefano Venturi rappresenta una tragedia che sottolinea i rischi legati agli sport estremi, ma anche la passione e il coraggio di chi sceglie di vivere esperienze al limite. La sua memoria resterà viva tra coloro che lo conoscevano e tra chi condivideva con lui l’amore per il volo.