Coronavirus, De Luca sull'ultimo bollettino: “Ieri avevamo 390 positivi, oggi 392: sono numeri elevati, dobbiamo avere consapevolezza ma tranquillita’. Depressione e angoscia non aiutano a risolvere il problema”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della sua consueta finestra di aggiornamento dei cittadini sull’emergenza pandemia.
“La differenza rispetto a 6 mesi fa – spiega il governatore – sta nel fatto che il 98% dei 390 casi di ieri e’ asintomatico: nessun problema di respirazione, niente tosse, niente febbre, nulla di nulla”.
Sull’aumento dei positivi
Incide, come piu’ volte ricordato da De Luca, la densita’ abitativa che in Campania e nell’area metropolitana di Napoli sono particolarmente elevati. “A dimostrazione di questo c’e’ il fatto che il 65% dei nostri malati lo troviamo nel territorio delle Asl Napoli 1, 2 e 3.
Il ridotto numero di arrivi in terapia intensiva per il coronavirus pero’ ci spiega che rispetto a sei mesi fa il virus ha un’aggressivita’ e una carica virale molto minore.
Non e’ scontato che rimanga cosi’ nelle prossime settimane – conclude De Luca – ma ad oggi il dato e’ questo”.
“Rilevo come uno scandalo nazionale l’assenza totale di controlli da parte delle forze ordine per il rispetto delle ordinanze in materia di contrasto al Covid emesse dal governo centrale e da quello regionale. In queste condizioni convivere con il Covid per altri dieci mesi diventa un suicidio”.
Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca nel corso dell’appuntamento social del venerdi’. “Le forze dell’ordine – ha rilevato – sono scomparse dall’Italia, o perlomeno sono scomparse dalla Campania.
Chi deve fare i controlli?
Faccio i complimenti al prefetto di Roma Piantedosi che si e’ detto pronto a mettere in campo una serie di servizi davanti all’obbligatorieta’ della mascherina all’aperto.
Faccio presente – ha aggiunto De Luca – che da noi la mascherina all’aperto e’ obbligatoria gia’ da dieci giorni.
Mi aspetto che anche da noi qualcuno ci garantisca servizi specifici dedicati e ci dica quante sono le forze dell’ordine impegnate nel contrasto al Covid e non per piacere ma per dovere. Un dovere cui – ha concluso – le forze dell’ordine e il ministero dell’Interno stanno venendo meno”.
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