Ultim'ora Italia al voto. Elezioni, affluenza parziale ore 19 intorno al 51%

ELEZIONI 2022. Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19 ha votato il 50,01% degli aventi diritto, quando i dati sono relativi a circa metà dei comuni (relativi a 3.913 enti su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 58,83% degli elettori per la Camera.
Elezioni - Affluenza parziale ore 12 intorno al 19%: in calo rispetto al 2018. Meloni non ha potuto votare
ELEZIONI 2022. Secondo i dati, ancora parziali, del Viminale alle 12 l'affluenza alle urne per il rinnovo della Camera è del 18,55%. Le rilevazioni si riferiscono al momento alle sezioni di 4.671 comuni su 7.904. Il prossimo dato si avrà alle 19, mentre per il Senato è previsto solo il dato finale, alle 23. Alle scorse ELEZIONI politiche, nel 2018, alla stessa ora di domenica aveva votato il 19,24% degli aventi diritto.Elezioni - Seggi zone alluvionate senza particolari criticità
Le operazioni di voto elettorale nelle zone alluvionate delle Marche sono iniziate senza particolari criticità. Il piano messo in campo dalle amministrazioni comunali e dalla Protezione civile sta consentendo ai cittadini di recarsi alle urne senza disagi. Nella frazione più colpita, Pianello di Ostra (Ancona), il vicesindaco Raimondo Romagnoli spiega all'Ansa che "la Protezione civile ha allestito una struttura dove i cittadini possono recarsi per esprimere il loro consenso elettorale", nei pressi del campo sportivo dove si sono celebrati i funerali per alcune vittime delle esondazioni che erano residenti in zona.
Elezioni - Roma, code in alcuni seggi: Meloni rinvia per ressa
Si registrano code in diversi seggi della Capitale, con elettori, in alcuni casi, che hanno atteso oltre mezz'ora per votare. Segno di una discreta affluenza ma, in alcuni casi, anche di lentezze nelle procedure di voto dovute al tagliando antifrode, un sistema di sicurezza messo a punto per contrastare la possibilità di sostituzione della scheda elettorale all'atto del voto. Una novità, introdotta dal Rosatellum, già sperimentata nelle elezioni politiche del 2018 e che anche in quella occasione provocò qualche fila. Si tratta di un tagliando perforato rettangolare rimovibile con codice alfanumerico attaccato a un lembo della scheda che il presidente o lo scrutatore staccano prima di inserire la stessa scheda nell'urna.