A un matrimonio in Giordania il padre della sposa

Arrivato dalla Spagna pochi giorni prima, ha infettato 76 persone. E potrebbe essere stato il caso zero del Paese. Un’analisi retrospettiva, che sarà pubblicata a settembre sulla rivista dei Centers for Disease Control and Prevention Usa, da parte di scienziati della Jordan University of Science and Technology, ha studiato nel dettaglio il momento che ha dato origine al primo focolaio a trasmissione locale.

Rintracciati 350 partecipanti

Al 15 marzo la Giordania aveva solo 1 caso confermato di coronavirus, importato. Il matrimonio si è svolto il 13 marzo e ha ospitato 360 persone tra cui il padre della sposa, arrivato in Giordania dalla Spagna 4 giorni prima del matrimonio. La cerimonia e la festa si sono svolte in un locale al coperto progettato per ospitare 400 ospiti. Il numero esatto di partecipanti è sconosciuto ma stimato in circa 360 in base alle testimonianze. Gli studiosi hanno rintracciato 350 partecipanti e raccolto tamponi da tutti. Lo studio ha preso in considerazione anche persone che si sono dimostrate positive al coronavirus in seguito a uno stretto contatto con qualcuno dei partecipanti.

Quasi la metà asintomatici, una donna morta

Il presunto caso clinico indice, il padre della sposa, è un uomo di 58 anni. Ha sviluppato febbre, tosse e naso intasato 2 giorni prima del matrimonio. Il 15 marzo è andato in pronto soccorso e si è rivelato positivo. Quattro settimane dopo il matrimonio, altre 85 persone con una storia di esposizione correlata al matrimonio sono risultate positive. Di queste, 76 erano state direttamente alla cerimonia, 9 erano contatti dei casi confermati. Tra i 76 partecipanti il 52,6% era sintomatico e il 47,4% era asintomatici alla diagnosi. La maggior parte presentava sintomi lievi, ma 2 pazienti erano in condizioni gravi o critiche. Una donna di 80 anni con carcinoma mammario ha sviluppato polmonite e insufficienza respiratoria ed è deceduta 2 settimane dopo il ricovero in ospedale. Il tempo mediano tra l’esposizione all’infezione al matrimonio e l’insorgenza dei sintomi è stato di 5 giorni (con un intervallo tra 2 e 13 giorni, come da letteratura sul periodo di incubazione). Non sono stati confermati altri casi a 4 settimane dopo il matrimonio tranne i 9 contatti stretti.(Corriere) Leggi anche: Coronavirus, Istat e Iss: A Marzo più di 15mila morti. Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/41esimoparallelo.it/
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