La misteriosa morte di Roberta Bertacchi, 26 anni, trovata impiccata nella casa che aveva appena preso in affitto a Casarano, in provincia di Lecce, solleva numerosi interrogativi. Sebbene l'ipotesi iniziale sia quella del suicidio, la presenza di oggetti rotti ha spinto i Carabinieri ad approfondire le indagini per escludere altre possibilità, incluso il coinvolgimento di terze persone.

Roberta, originaria di Ugento, era operaia in un'azienda calzaturiera e si era trasferita recentemente per essere più vicina al luogo di lavoro. La scena del suo decesso suggerisce l'uso di una sciarpa del Casarano Calcio, squadra di cui il suo compagno D.F. è un appassionato tifoso. Il ragazzo, noto alle forze dell'ordine e vicino agli ambienti ultras della squadra, ascoltato come persona informata sui fatti, insieme ad amici e parenti della vittima.

Roberta Bertacchi e quelle frasi sui social

Roberta era presente sui social con frasi come "Se fossi un dolore sarei il più forte" e faceva riferimenti all'"amore tossico". La giovane seguiva cure psichiatriche e sul suo corpo non sono stati rilevati segni evidenti di violenza, ma sono presenti cicatrici autoinflitte.

La salma trasferita all'ospedale di Lecce in attesa della decisione sull'autopsia. L'inchiesta è condotta nel massimo riserbo dal pubblico ministero Maria Rosaria Petrolo. La casa di Roberta posta sotto sequestro dopo i rilievi della sezione scientifica dei Carabinieri.

Il cordoglio del sindaco di Casarano

Il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, ha espresso il profondo dispiacere per la morte della giovane, dichiarando che l'intera città è turbata da questo dramma.

«Il dramma ha turbato tutta la città in un giorno di festa – dichiara il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo – a prescindere da ciò che stabiliranno le indagini, siamo profondamente dispiaciuti per la morte di una ragazza così giovane». 

L'indagine in corso cercherà di fare chiarezza sulla natura della morte di Roberta, se sia stata un estremo gesto volontario o se vi siano altri fattori da considerare.

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