Nel suo messaggio natalizio, Papa Francesco richiama all'arresto delle ostilità, alla liberazione degli ostaggi e all'abbandono delle armi come strumenti di conflitto.

Nel consueto messaggio Urbi et Orbi, durante la celebrazione del Natale, Papa Francesco ha richiamato l'attenzione sulla drammatica situazione degli ostaggi a Gaza, lanciando un pressante appello per la loro liberazione. Ha espresso il suo dolore per le vittime dell'attacco del 7 ottobre e ha sottolineato l'urgenza di porre fine alle operazioni militari.

Il Papa: "Basta guerra in Terra Santa"

"Il mio cuore è pervaso dal dolore delle vittime dell'odioso attacco dello scorso ottobre. Rinnovo il mio urgente appello per la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti", ha dichiarato il Papa, esortando a porre fine alla violenza che ha provocato un grave tributo di vite innocenti.

Il Pontefice ha proseguito sottolineando la necessità di risolvere la questione palestinese attraverso un dialogo autentico e persistente. Ha pregato per la pace in Israele e Palestina, esortando tutti a evitare di alimentare odio e violenza.

"Dire 'sì' al Principe della pace significa rifiutare la logica della guerra. Ma per dire 'no' alla guerra, bisogna dire 'no' alle armi. L'aumento della produzione, della vendita e del commercio delle armi è inconciliabile con la costruzione di una pace duratura", ha sottolineato Papa Francesco.

Il Papa ha evidenziato la devastante situazione dei bambini coinvolti nei conflitti, paragonandoli ai piccoli Gesù del mondo odierno, la cui infanzia è dilaniata dalle guerre. Ha poi esteso il suo appello, richiamando l'attenzione sui conflitti presenti in Africa, Corea e nelle Americhe.

"È fondamentale porre fine alle tensioni e ai conflitti che dilaniano molte regioni, come il Sahel, il Corno d'Africa, il Sudan e molte altre nazioni africane. Inoltre, dobbiamo avviare percorsi di dialogo e riconciliazione per garantire una pace stabile nella penisola coreana. In America, è necessario un impegno congiunto per superare le divisioni sociali e politiche, combattere la povertà, ridurre le disuguaglianze e affrontare il difficile problema delle migrazioni", ha dichiarato Papa Francesco.

Il messaggio Urbi et Orbi di quest'anno si è focalizzato sull'urgenza di porre fine alle ostilità, alla liberazione degli ostaggi e all'abbandono delle armi come mezzi di conflitto, ponendo l'accento sulla necessità di un impegno collettivo per raggiungere la pace e la stabilità in tutto il mondo.

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