Papa Francesco
Papa Francesco

Nel rito cattolico, la traslazione è il trasferimento della salma di un Pontefice dalla sua residenza alla Basilica Vaticana, mentre l’ostensione è l’esposizione del corpo del Papa ai fedeli. Entrambe le pratiche sono regolate dall’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, il testo liturgico ufficiale per le esequie papali.

L’edizione più recente del documento è stata approvata proprio da Papa Francesco il 29 aprile 2024, a 25 anni dalla prima. Questi passaggi si stanno ora compiendo per lui, deceduto lunedì 21 aprile 2025, con la traslazione alla Basilica di San Pietro prevista per mercoledì 23 aprile, a partire dalle ore 9:00.

Le tre stazioni delle esequie papali secondo il nuovo rito

Papa Francesco, fedele al suo spirito di sobrietà, ha chiesto personalmente una semplificazione dei riti. Tuttavia, le tre stazioni liturgiche previste per i funerali del Pontefice restano, seppur rimodulate:

Prima stazione: la constatazione nella cappella privata

La prima fase si svolge "nella casa del defunto", ovvero la constatazione della morte nella cappella privata, seguita dalla deposizione del corpo nella bara di legno e nella seconda di zinco. Questo momento precede la traslazione pubblica verso la Basilica Vaticana.

Seconda stazione: l'esposizione e la messa esequiale

La seconda stazione si svolge nella Basilica di San Pietro. La bara, già chiusa, viene esposta ai fedeli direttamente all’interno dell’edificio sacro, senza l’utilizzo del tradizionale cataletto rialzato. Segue la celebrazione della messa esequiale con l’ultima raccomandazione e il commiato solenne.

Terza stazione: la sepoltura a Santa Maria Maggiore

La terza stazione riguarda il luogo della sepoltura. Papa Francesco, contrariamente alla consuetudine di essere sepolto nelle Grotte Vaticane, ha scelto la Basilica di Santa Maria Maggiore, a lui particolarmente cara. La sepoltura avverrà in una tomba precedentemente destinata a un cardinale. Il rito ha subito uno snellimento, evitando la tripla bara tradizionale (cipresso, piombo, rovere).

Oltre 200mila fedeli e 170 delegazioni: Roma si blinda per i funerali

Per l’addio solenne a Papa Francesco, Roma si prepara ad accogliere oltre 200mila fedeli e 170 delegazioni internazionali. I funerali si svolgeranno sabato 26 aprile 2025 in Piazza San Pietro, in un contesto di massima allerta e sicurezza.

Dispositivo di sicurezza eccezionale

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha dichiarato che si tratta di un evento “di grande impatto sulla sicurezza pubblica”, complicato anche dalla concomitanza con le celebrazioni del 25 aprile e gli eventi giubilari. Martedì 22 aprile è stato effettuato un sopralluogo operativo a San Pietro con la partecipazione di tutte le forze dell’ordine.

Zona rossa, bonifiche e no fly zone

Piazza San Pietro sarà completamente blindata, con bonifiche anche nel sottosuolo. Attivate una no fly zone, unità Nbcr per minacce chimico-biologiche, tiratori scelti, reparti cinofili, polizia fluviale e sistemi anti-drone. Verranno inoltre presidiati con metal detector i varchi d’ingresso per i fedeli.

Attenzione ai luoghi sensibili: sicurezza rafforzata a Roma

La sorveglianza è massima anche negli aeroporti, stazioni e hotel dove alloggeranno le autorità. Particolare attenzione è rivolta al quartiere Parioli, sede della residenza dell’ambasciatore americano, Villa Taverna, dove soggiornerà anche Donald Trump.

Un momento storico per la Chiesa e per Roma

I funerali di Papa Francesco rappresentano un momento storico per la Chiesa cattolica e per l’intera umanità. L’interesse mondiale, il grande afflusso di fedeli e la solennità del rito renderanno questa celebrazione un punto di riferimento spirituale e culturale. Roma, cuore della cristianità, si appresta a vivere giornate intense e commoventi, segnate dalla fede, dal ricordo e dall’unione dei popoli attorno a una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa.

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