Bruciata viva dal compagno, la rabbia e il dolore della figlia di Anna Elisa: "Ci ha ucciso due volte"
ANNA ELISA FONTANA BRUCIATA VIVA DAL COMPAGNO. Le parole di Cristina, la figlia della donna tragicamente bruciata viva dal suo compagno a Pantelleria e successivamente deceduta dopo due giorni di agonia al reparto di rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, trasmettono una profonda rabbia e dolore. Uccisa perché aveva salutato un uomo. Lascia 5 figli.
In un'intervista esclusiva concessa a "Pomeriggio Cinque" durante la puntata di lunedì 25 settembre, Cristina ha rivelato dettagli scioccanti sull'episodio e sulla relazione abusiva di sua madre con l'uomo.
Cristina ha sottolineato che episodi di violenza erano già accaduti in passato e che venerdì sera sua madre si trovava al bar con il suo compagno quando hanno litigato a causa della gelosia dell'uomo, scatenata da un semplice gesto di gentilezza di un collega di lavoro.
Successivamente, una volta tornati a casa, è avvenuto l'incubo. Cristina ha condiviso il fatto che lei e le sue sorelle non erano al corrente di questa situazione, altrimenti avrebbero cercato di aiutare la madre.
La figlia di Anna Elisa Fontana
ha poi messo in evidenza la premeditazione da parte dell'uomo, sottolineando che aveva già portato con sé la benzina e aveva chiuso le porte di casa per impedire alla madre di fuggire. La madre ha cercato disperatamente di resistere e ha cercato rifugio nel bagno, cercando di spegnere le fiamme nella doccia, ma il compagno ha continuato a versare la benzina. Questi dettagli rendono l'orrore dell'atto ancora più scioccante.
Cristina ha anche descritto come l'uomo avesse costantemente isolato sua madre dalla famiglia, vietandole di parlare con loro. Ha rilevato come la madre fosse stata abbandonata per lui e ha dichiarato che l'uomo ha distrutto due volte la loro famiglia: la prima volta quando ha portato via la madre e la seconda volta con questa tragica morte.
Il fratello più piccolo
Ha inoltre condiviso le difficoltà del fratello minore, che aveva bisogno della madre durante la sua chemioterapia ma le era stato impedito dall'uomo di rimanere con lei. Cristina ha anche parlato di Giada, la loro unica sorella ancora presente nella casa, sottolineando che Giada non aveva mai lasciato la madre, nonostante gli sforzi dell'uomo per cacciarla da casa.
L'uomo aveva minacciato la famiglia, dicendo che le brucerà vive entro la fine dell'anno, e ha purtroppo mantenuto questa terribile promessa. Fortunatamente, Giada non era in casa quel giorno.
"Lei non l'ha mai lasciata, anche quando lui non voleva che vivesse con loro. Infatti più volte l'aveva buttata fuori casa ed era andata a vivere da nostro padre. Giada ha capito che mia madre con lui stava male, però aveva paura perché lui le aveva minacciate dicendo "entro fine anno vi brucerò vive". E l'ha fatto, menomale che quel giorno mia sorella non era in casa".
Le parole di Cristina mettono in evidenza il dolore e la tragedia che questa famiglia ha dovuto affrontare a causa della violenza domestica e dell'abuso, sottolineando l'importanza di rafforzare gli sforzi per combattere la violenza di genere e proteggere le vittime.