Ieri per i negozi c’era l’obbligo di chiudere nel pomeriggio

Oggi, come ogni domenica di lockdown, serrande abbassate per l’intera giornata. La corsa allo shopping, alla strada, all’uscita di casa. E si sono generate situazioni di sovraffollamento pericolose in tempi di diffusione del virus e inutili in vista dell’avvicinarsi della fase 2 che pian piano restituirà a ciascuno la libertà che il Covid 19 s’è portato via.

A via Epomeo

La calca attorno a le cassette di frutta e verdura era talmente esagerata che un’auto della polizia s’è fermata ed è sceso un agente estremamente arrabbiato urlando alle persone presenti che la distanza di sicurezza va rispettata e che non è un capriccio della polizia «ma una maniera per evitare che voi possiate finire in ospedale. Avete capito o no?». Il poliziotto s’è allontanato quando la ressa s’è lentamente allargata, un minuto dopo che l’auto con i lampeggianti è andata via, il caos è tornato esattamente identico.

Le fotografie che vedete in questa pagina sono state tutte scattate ieri mattina.

Non ci sono “trucchi” la gente che vedete ritratta è esattamente quella che stava per strada, cioè troppa. Dovunque abbiamo intercettato persone ferme a chiacchierare: agli angoli di strada, sedute sulle panchine, appoggiate a un muretto o a un portone. lunghi incroci di parole, figli probabilmente del distanziamento forzato ma forieri di pericoli in questi giorni. Restare a scambiare chiacchiere con cinque amici potrebbe ancora essere pericoloso, anche perché il virus è ancora dappertutto ed è lontano dall’essere sconfitto.

Prese d’assalto le panchine

A via Toledo come a porta Capuana: quel po’ di sole che ieri mattina s’è fatto spazio tre le nuvole era troppo invitante. A piazza Carità ogni singola panchina era interamente occupata, anche lungo via Toledo ogni strapuntino buono per appoggiarsi è stato utilizzato. Tante le mamme con bimbi per mano o nel passeggino, tanti anche i papà con piccoli al seguito: un’uscita rilassante nel sabato della liberazione, in vista delle successive ore di clausura obbligata assieme ai piccoli di casa.  

In città

Nel nostro lungo giro in città abbiamo incrociato decine di posti di controllo di polizia, carabinieri e polizia municipale, tutti concentrati sulle automobili di passaggio. Più blande le verifiche sulle persone a piedi in strada: nessuno stop alle uscite in coppia, alle soste per le chiacchiere, alle camminate veloci con tuta e scarpe da ginnastica ma con leggera busta della spesa in mano per fingere l’acquisto. (IlMattino) Leggi anche: Coronavirus, Conte: «Le scuole riapriranno a Settembre» Seguici su facebook: 41esimoparallelo
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