Incidente le prime vittime dell'incidente del bus a Mestre, tra questi anche una neonata

Tra i passeggeri coinvolti nell'incidente del bus precipitato a Mestre, undici dei quindici feriti sono stati già identificati. Questi includono quattro ucraini, un tedesco, un francese, un croato, due spagnoli e due austriaci. Cinque dei feriti sono in condizioni gravi e si trovano in rianimazione. Due delle vittime sono state sottoposte a un intervento chirurgico d'urgenza durante la notte e ora sono ricoverate in terapia intensiva.

Il bus aveva caricato i passeggeri a Venezia e stava rientrando al camping Hu di Marghera. A bordo c'erano principalmente giovani ragazzi e ragazze, con pochi adulti, probabilmente gli accompagnatori del gruppo.

I parenti dei passeggeri coinvolti nell'incidente stanno arrivando a Mestre, ma finora sono state identificate poche vittime, molte delle quali non avevano documenti con loro. I vigili del fuoco stanno cercando tra i resti dell'incidente per trovare passaporti ed effetti personali che possano essere utili per l'identificazione delle vittime e dei feriti.

Tra le vittime un neonato e un bambino di 12 anni

Tra le 21 vittime dell'incidente del pullman a Mestre, ci sono due bambini, uno dei quali è un neonato di pochi mesi e l'altro un dodicenne. Inoltre, c'è anche una ragazza minorenne. Queste informazioni sono state fornite da Paolo Rosi, coordinatore del Suem 118 Veneto.

Tra i 15 feriti portati negli ospedali della regione, non ci sono stati nuovi decessi durante la notte. Quattro di loro si trovano in terapia intensiva, ma al momento non sono ancora stati identificati.

Attualmente, solo sette delle 21 vittime sono state identificate in modo certo. Oltre a queste, c'è una donna austriaca che si ritiene sia la madre di due bambine, di 13 e 3 anni, che sono ricoverate a Treviso, ma fortunatamente non in condizioni gravi.

I parenti delle 21 vittime e dei 15 feriti stanno arrivando alla struttura 'Hu Venezia camping in town', dove i turisti stavano rientrando dopo la loro visita a Venezia. Poiché molti dei passeggeri erano cittadini stranieri, ci vorrà del tempo per organizzare il supporto ai familiari. Il gruppo Human Company, proprietario del campeggio, si è reso disponibile ad accogliere e sostenere i parenti. Il Comune di Venezia offrirà anche assistenza psicologica.

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