Pensioni, tutte le novità del nuovo anno: cambiano tutti gli importi
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Il cedolino delle pensioni di gennaio 2024 porta con sé importanti modifiche che influenzeranno un'ampia fascia di pensionati. Tra le novità principali, si segnalano cambiamenti nelle tasse, aggiornamenti delle pensioni e l'introduzione della nuova aliquota Irpef
Le variazioni nel cedolino si riflettono in deduzioni Irpef, addizionali comunali e trattenute per addizionali locali. Nel dettaglio, le pensioni di gennaio 2024 includeranno le trattenute per le addizionali regionali e comunali relative all'anno fiscale 2023. Questi aggiornamenti impatteranno su diverse fasce di reddito pensionistico.
L'INPS ha annunciato un aumento del 5,4% per le pensioni a partire da gennaio 2024. L'incremento varia in base all'importo della pensione, garantendo maggiore sostegno finanziario ai pensionati con redditi più bassi. Ad esempio:
- Pensioni fino a 4 volte il minimo: aggiornamento del 100%
- Pensioni fino a 5 volte il minimo: aggiornamento dell’85%
- Pensioni fino a 6 volte il minimo: aggiornamento del 53% L'aggiornamento decresce progressivamente per importi superiori.
La novità più rilevante è l'introduzione della nuova aliquota Irpef del 23%, applicabile ai redditi fino a 28.000 euro. Questo sostituisce l'aliquota precedente del 25%, favorendo soprattutto pensionati con redditi annuali compresi tra 15.000 e 28.000 euro. Importanti sono anche le esenzioni fiscali per quelle fino a circa 650 euro al mese, beneficiando della no tax area fino a 8.500 euro.
Esempi di incrementi pensionistici
Grazie all'aggiornamento delle pensioni e alla riduzione dell'aliquota Irpef, i pensionati vedranno un aumento degli importi netti mensili. Ecco alcuni esempi:
- Pensione di 600 euro: aumento a circa 633 euro.
- Pensione di 700 euro: aumento a circa 738 euro.
- Pensione di 800 euro: aumento di circa 43 euro.
- Pensione di 900 euro: aumento di circa 50 euro. Per quelle tra 1.150 e 2.150 euro al mese, si prevede una diminuzione delle tasse, comportando un incremento netto degli importi mensili, rappresentando un beneficio per i pensionati con redditi annuali compresi tra 15.000 e 28.000 euro.