La ministra per le Pari opportunità e le Famiglie, Eugenia Roccella, difende la posizione del governo sul riconoscimento della omogenitorialità in un'intervista a Mezz'Ora in Più su Rai 3 condotto da Lucia Annunziata.

La ministra sostiene che non esiste una negazione dei diritti dei bambini, ma il problema è che alcune coppie arcobaleno non accettano il riconoscimento del padre biologico e chiedono di essere iscritte all'anagrafe entrambe.

«Non esiste una negazione dei diritti dei bambini, tutti in Italia hanno gli stessi diritti. Il problema è che queste coppie spesso, quando tornano in Italia, non accettano il riconoscimento del padre biologico e chiedono di essere iscritti all’anagrafe entrambe».

Roccella afferma che il problema è il modello antropologico e giuridico della filiazione e ribadisce che le soluzioni esistono, ma il governo rifiuta il mercato della genitorialità. Tuttavia, la conduttrice del programma, Lucia Annunziata, ritiene che la posizione del governo sia ideologica.

«Il problema è il modello antropologico e giuridico della filiazione. Siamo nati tutti dal grembo di una madre: quella, non è più una madre? È un contenitore che va escluso dal modello che stiamo costruendo?», dice Roccella.

«C’è un percorso di riconoscimento dei figli, che passa dall’adozione in casi particolari, è questa la strada che devono intraprendere», ribadisce Roccella, «le soluzioni ci sono ma noi rifiutiamo il mercato della genitorialità», risponde Annunziata.

«Stiamo parlando di una scelta ideologica, ed è legittimo», la incalza la giornalista, «questo si può fare senza surrettiziamente, mi perdoni, senza chiudere in Commissione del Senato le politiche europee per poi bloccare la trascrizione dei certificati di nascita dei figli già nati: prendetevi la responsabilità di farle queste leggi, ca**o». Annunziata si interrompe immediatamente e poi si scusa con la ministra e il pubblico.

https://twitter.com/Linus2k/status/1637520166161461250

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