Due escursionisti, Vanessa Gatti di 30 anni di Saronno e Roberto Biancon di 53 anni di Legnano, sono morti travolti da una valanga nella valle di Val Formazza, in Piemonte. L'incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno nella zona del lago del Toggia, a quota 2.200 metri, vicino al confine con la Svizzera. Le vittime stavano facendo un'escursione con le ciaspole, le racchette da neve, quando la valanga li ha colpiti.

Nella zona, il rischio di valanghe era "marcato" al momento dell'incidente, pari al livello 3 sulla scala europea che arriva fino a un massimo di 5. Le condizioni meteorologiche erano difficili a causa delle forti nevicate e del vento.

Valanga Val Formazza, il recupero dei corpi

Il Soccorso Alpino ha ricordato i rischi delle escursioni in montagna in questo periodo e ha sottolineato l'importanza di prendere precauzioni e portare con sé l'attrezzatura necessaria.

I guardiani della diga del lago del Toggia hanno lanciato l'allarme dopo aver visto l'incidente, e il Soccorso Alpino è intervenuto rapidamente. Le ricerche complicate dal fatto che i due escursionisti non erano dotati di apparecchiature di sicurezza come l'Artva. Nonostante le difficoltà, i soccorritori hanno individuato i corpi delle vittime. Il tecnico e l'unità cinofila da valanga del Soccorso Alpino hanno continuato le ricerche, recuperando i corpi di Vanessa Gatti e Roberto Biancon.

La zona di Formazza aveva già registrato un incidente mortale in montagna il 24 settembre precedente, quando due escursionisti erano stati travolti e uccisi da una grossa frana nei pressi del lago del Sabbione.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Chiara Ferragni, lo psicologo Andrea Botti: «Prova vergogna, impotenza e sensi di colpa»