Anna Procida è diventata l'ennesima vittima di violenza perpetrata contro gli operatori sanitari. L'infermiera, in servizio al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, è stata brutalmente aggredita il 3 gennaio. Gli aggressori sono stati i familiari di un paziente assistito nella sala dei codici gialli/rossi, che hanno reagito all'invito di non occupare la sala d'attesa.

Le conseguenze dell'aggressione sono gravi, con fratture, ferite e lacerazioni al volto e al corpo.

Anna Procida

Ha subito una frattura dell'incisivo superiore destro mediale, l'infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero-contusa al labbro superiore, oltre a una vistosa tumefazione al lato destro del volto e una lombalgia post-traumatica. La prognosi è di 25 giorni, salvo complicazioni.

Le forze dell'ordine sono intervenute sul posto, e le immagini del sistema di videosorveglianza sono al vaglio degli inquirenti per identificare gli autori dell'aggressione. Il direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo, ha espresso la stanchezza e la necessità di militarizzare gli ospedali per proteggere gli operatori sanitari. La direzione aziendale si costituirà parte civile nel processo.

Questa aggressione si aggiunge a una serie di episodi di violenza contro gli operatori sanitari, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e la protezione di coloro che lavorano per la salute pubblica.

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