Chiara Ferragni gate, l'imprenditrice digitale ha perso 1 milione di euro da Instagram in 3 settimana. Qualche dato dall'inizio del caso Balocco

L'ombra del controverso caso Balocco continua a proiettarsi sulla figura di Chiara Ferragni, suscitando interrogativi sul connubio tra attività commerciale e la dimensione benefica degli influencer. La recente sanzione inflitta dall'Antitrust riguardo alla promozione del pandoro Balocco, utilizzando l'immagine di Ferragni, ha innescato una riflessione critica su questo delicato equilibrio.

Daniele Chieffi, docente universitario e esperto in risk management, ha dichiarato: "Ci troviamo nella 'bolla degli influencer'. Chiara Ferragni, in queste tre settimane di silenzio, solo con i mancati post sponsorizzati su Instagram, ha perso circa 1 milione di euro."

La decisione dell'Antitrust non ha solamente coinvolto Balocco. Anche Coca Cola ha deciso di prendere le distanze da Chiara Ferragni. L'azienda ha dichiarato di aver collaborato con la Ferragni in Italia nel 2023, incluso un servizio fotografico tenutosi lo scorso dicembre, ma attualmente non prevede l'utilizzo di tali contenuti.

Il Codacons ha accolto con favore questa mossa da parte di Coca Cola. Tuttavia, ha sollevato l'attenzione sul fatto che tutte le altre aziende coinvolte in contratti di sponsorizzazione con influencer di fama dovrebbero adottare misure simili. Il coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha enfatizzato l'importanza di mettere al primo posto i diritti dei cittadini e dei consumatori, soprattutto in seguito allo scandalo del pandoro Balocco. Secondo il Codacons, questa decisione da parte di Coca Cola dimostra un giusto rispetto verso i consumatori danneggiati dal pandoro-gate.

Il Codacons ha inoltre sottolineato la necessità che altre aziende coinvolte in contratti di sponsorizzazione con influencer famosi seguano l'esempio, considerando le problematiche emerse e la presenza di pubblicità ingannevole o nascosta promossa da tali figure attraverso i social media.

Il caso Ferragni continua dunque a catalizzare l'attenzione, sollevando interrogativi fondamentali sull'eticità della sponsorizzazione commerciale digital. La vicenda Balocco ha scosso le fondamenta di questo mondo ambiguo, stimolando richieste di maggiore chiarezza e responsabilità nell'ambito della sponsorizzazione tramite i social network.

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