Genitori che chiedono che i figli il 14 settembre rientrino a scuola in sicurezza e senza dover indossare le mascherine in aula per tutta la durata delle lezioni. Malumori di alcuni docenti, che non si sentono tranquilli a tornare ad insegnare in presenza. Poi ci sono gli spazi che gli Enti locali in alcuni casi non hanno provveduto o non sono riusciti a trovare. E i banchi monoposto, che arriveranno a ridosso della ripartenza dell'anno scolastico o a lezioni già iniziate. Ce ne è abbastanza per impensierire i dirigenti scolastici a tre settimane dallo squillo della prima campanella, previsto il 14 settembre

Rischio richiesta esonero da parte dei docenti ultra 55enni

Un tema rilevante riguarda appunto i cosiddetti lavoratori fragili. Mentre fino al 31 luglio scorso era possibile per il docente over 55 anni svolgere il lavoro agile e gli esami di maturità a distanza, con la ripresa dell'anno scolastico questa tipologia di servizio è stata mandata in pensione dal Dl agosto. Restano le tutele previste per chi ha gravi patologie.

Per essere considerati lavoratori fragili

E' necessaria la presenza di alcune tipologie di malattie cronico degenerative (ad es. patologie cardiovascolari, respiratorie e dismetaboliche) o di patologie a carico del sistema immunitario o quelle oncologiche, indipendentemente dall'età. Sta di fatto che l’Ocse Ha certificato che il corpo docente in Italia è il più anziano tra i Paesi dell'Ocse e l’Italia ha la quota maggiore di docenti ultra 50enni. Questo fa temere un numero elevato di assenze di lavoratori fragili a cui dovranno far fronte con le supplenze i provveditorati e i dirigenti scolastici. C'è insomma la possibilità concreta che molti lavoratori ultra 55 enni che si trovano in situazioni critiche presentino un certificato medico di esonero dalla presenza sul posto di lavoro considerato a rischio. Leggi anche: Scuola, arrivano le linee guida ufficiali: cosa succede in caso di alunno positivo al Covid Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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