SAN DANIELE. L'ennesima vittima della strada. Una ragazza, di 23 anni, residente a San Daniele in provincia di Udine, e' morta dopo che l'auto di cui era alla guida e' uscita di strada, la notte scorsa, mentre percorreva l'ex strada provinciale 5, tra Fagagna e Rodeano.
L'Incidente a San Daniele
Secondo una ricostruzione, la giovane ha perso il controllo del veicolo che e' andato dapprima a cozzare contro un albero e, quindi, ha terminato la propria corsa nei campi, rovesciandosi. A lanciare l'allarme, attorno a mezzanotte, e' stato un automobilista di passaggio.
Sul posto il personale sanitario che ha soltanto potuto constatare il decesso. I rilievi dei Carabinieri hanno escluso il coinvolgimento di altri veicoli. I Vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per recuperare il mezzo.
L'allarme a San Daniele
È circa mezzanotte quando scatta l'allarme, lanciato da alcuni automobilisti di passaggio, che chiamano il 112 e fanno accorrere sul posto l'equipaggio di un'ambulanza inviata dalla Centrale Sores di Palmanova e i Vigili del Fuoco Volontari di San Daniele del Friuli.
Sul posto i soccorritori trovano una macchina nei campi. A guidarla Greta Castellano, giovane di 23 anni di San Daniele del Friuli. Avrebbe compiuto 24 anni a settembre.
Inutili, purtroppo, per lei le operazioni di soccorso. La giovane è deceduta a causa delle gravissime ferite riportate.
Da San Daniele a Mazara - Denise Pipitone, svolta clamorosa: ci siamo, arrivano le carte dell’inchiesta. Indagine decisiva
CASO DENISE PIPITONE. Sono le 12:30 del primo settembre 2004. E l’ora in cui scatta l’allarme per la scomparsa di Denise Pipitone. Inizia l’incubo. A chiamare il centralino delle forze dell’ordine è un parente di Piera Maggio.
Carabinieri e poliziotti si precipitano in via Domenico La Bruna. Televallo al telegiornale delle 14 mostra una fotografia di Denise. Si spera che qualcuno l’abbia vista e contatti la redazione. Non accadrà.
Diciassette anni di silenzi e speranze tradite. Da alcuni mesi la Procura di Marsala ha riaperto l’inchiesta.
Il nuovo numero del mensile S in edicola dedica uno speciale alla vicenda di Mazara del Vallo. Vengono ripercorse le vecchie piste investigative e quelle nuove che hanno portato di recente a perquisire case, garage e pozzi.
Si accelerano le indagini sul caso Denise Pipitone
Il caso della scomparsa di Denise, un cold case all’italiana, è tornato prepotentemente a far parlare di sé nell’ultimo anno.
La bimba scomparve a Mazara del Vallo il 1 settembre 2004, mentre giocava vicino casa della nonna. Un buco di pochi minuti in cui Denise si allontanò, o fu prelevata, e di lei si persero completamente le tracce.
Un calvario lungo diciassette anni per la mamma, Piera Maggio, che però non si è mai data per vinta ed ha continuato a lottare per scoprire la verità sul destino di sua figlia.
Quest’anno, all’improvviso, l’interesse mediatico intorno alla vicenda si è riacceso a causa del presunto ritrovamento di Denise. Un buco nell’acqua, condotto in maniera decisamente controversa dai media russi, che ha però avuto il merito di puntare i riflettori sul caso.
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