SARDEGNA. Nelle recenti evoluzioni delle indagini condotte dalla Procura di Cagliari sulla compravendita di un immobile appartenente al governatore sardo e sulla nomina di Roberto Raimondi alla direzione generale dell'autorità di gestione del programma Eni-Cbc nel bacino del Mediterraneo, la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro cautelare. Quest'azione coinvolge il presidente e altri 6 indagati per corruzione.

Il presidente Solinas ha commentato l'indagine, sottolineando due aspetti rilevanti: il tempismo dell'operazione, che si è verificata quattro giorni prima della presentazione delle liste e durante la decisione del candidato presidente unitario del centrodestra, e la divulgazione di atti coperti da segreto istruttorio nei media, giornali e televisioni.

Il provvedimento di sequestro cautelare

Richiesto dal pm Giangiacomo Pilia e firmato dal gip Luca Melis, si suddivide in due filoni. Nel primo, sono coinvolti il governatore Solinas, l'imprenditore Roberto Zedda e il consigliere regionale Nanni Lancioni (Psd'Az), riguardante la compravendita di un immobile a Capoterra.

Nel secondo, si indaga su presunte pressioni per la nomina di Roberto Raimondi al vertice dell'Enpi, legate all'ipotesi di una laurea ad honorem da un'università albanese.

Il contesto delle elezioni regionali in Sardegna

Previste per il 25 febbraio, accentua la tensione politica. Nel centrodestra, le divergenze sul candidato presidente persistono. La Lega e il Partito Sardo d’Azione propendono per la riconferma di Solinas, mentre Fratelli d’Italia sostiene il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu. Anche Alessandra Zedda, dirigente di Forza Italia, annuncia la sua candidatura. I leader nazionali, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, dovranno affrontare la questione e non è escluso un possibile passo indietro da parte di Solinas.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Ha un malore improvviso e muore: Simone Tebaldini aveva solo 37 anni