Tensione in Campania, muore di covid e ictus. La famiglia al cimitero chiede agli operai cimiteriali di aprire subito la bara, ma questi si rifiutano spiegando che è sigillata. La vicenda, come racconta Salerno Today, ha dell'incredibile. Siamo in Campania, ad Eboli ed i familiari di un 52enne, morto per un ictus e il covid, avanzano questa surreale proposta: riaprire la bara per poter salutare un'ultima volta il proprio caro. Gli inservienti hanno cercato di spiegare che non era possibile farlo, in quanto la bara era stata sigillata. L'uomo, essendo morto anche di covid, non poteva essere esposto, per questo la scelta di chiudere tutto. Ma ai familiari, di origini nigeriane, non è affatto piaciuta la risposta ed hanno cominciato ad urlare al cimitero, generando il caos. Loro, che avevano affrontato un lungo viaggio per dare l'ultimo saluto, tutto si aspettavano tranne che non poter vedere il proprio caro. Vivendo a Torino, non erano riusciti a vederlo per l'ultima volta. La tensione è andata fuori controllo, tanto da necessitare l'intervento dei vigili urbani che hanno informato la Procura di Salerno. I familiari dello straniero hanno raggiunto il comando della polizia municipale, hanno esposto le proprie ragioni, formalizzato la richiesta. Adesso sperano di poter riaprire la bara. La salma è conservata in cella frigorifera, al cimitero. Leggi anche: Ancora una vittima nella terra di De Luca: Campania allo sbando. Il sindaco chiede aiuto e nuovi provvedimenti Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo

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