Francesco Donati
Francesco Donati

La comunità di Longuelo è in lutto per la tragica perdita di Francesco Donati, un vigile del fuoco di soli 44 anni, deceduto a causa di un improvviso malore mentre si trovava sul bus diretto al comando provinciale di via Codussi. 

Francesco, muore così all'improvviso. Oltre a essere un valoroso vigile del fuoco, era un uomo appassionato della vita, amante della famiglia, dello sport e dell'avventura. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità e nella sua amata famiglia.

L'Incidente e i tentativi di soccorso

Il tragico evento è avvenuto lunedì mattina, quando Francesco stava per incontrare alcuni colleghi per un'esercitazione a Milano. Improvvisamente, ha avuto un'emorragia cerebrale e, nonostante i soccorsi immediati, non è riuscito a riprendersi. Francesco è stato trasferito d'urgenza all'ospedale Papa Giovanni XXIII, dove è stato dichiarato morto il giorno successivo. 

La sua generosità ha continuato anche oltre la vita, poiché Francesco aveva deciso di donare i suoi organi per aiutare altre persone in difficoltà.

Il Ricordo e l'Elogio dei Colleghi e della Comunità

Francesco era molto apprezzato nella comunità locale e tra i suoi colleghi vigili del fuoco. Era sempre in prima linea durante le emergenze nazionali e la sua perdita è stata profondamente sentita da tutti coloro che lo conoscevano.

 Il comandante provinciale Vincenzo Giordano ha descritto Francesco come un uomo generoso, sensibile e sempre pronto ad aiutare gli altri. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano e lo amavano.

Siamo increduli e attoniti: Francesco era generoso, sensibile, in prima fila nei soccorsi nelle principali calamità nazionali – dice commosso il comandante – Non si tirava mai indietro. Ma, ancora prima che un vigile del fuoco, era un uomo di 44 anni e un papà: siamo vicini alla famiglia

I funerali saranno celebrati nella parrocchiale di Longuelo lunedì alle 10. Il feretro verrà poi cremato e le ceneri riposeranno nel cimitero di Ranica, accanto al papà, mancato due anni fa.

Francesco aveva dedicato la sua vita al servizio degli altri come vigile del fuoco. Era un esperto in diversi settori, tra cui il Soccorso speleo fluviale e le ricerche sotto le macerie. 

Ha partecipato a numerosi interventi di soccorso, tra cui il recupero dopo la valanga a Rigopiano e il crollo del ponte Morandi a Genova. 

La sua passione per il soccorso e il suo impegno nel salvare vite rimarranno per sempre nel ricordo di coloro che ha toccato con il suo altruismo e la sua dedizione.

Su Facebook Francesco scriveva: 

Se domani non dovessi più tornare, racconta a tutti del mio amore esagerato per questa divisa, racconta a tutti che sono riuscito a diventare ciò che sognavo da bambino. Racconta di come mi facesse sentire aiutare gli altri e salvare le vite altrui. Racconta a tutti che ero e sarò per sempre, semplicemente un vigile del fuoco

 

 

 

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