Il 22enne arrestato in auto a 150 km da Lipsia, mentre si trovava nella corsia d'emergenza di un'autostrada con le luci spente, potrebbe essere estradato in Italia dopo essere comparso davanti al giudice del tribunale locale di Halle.

Il giovane, identificato come Filippo Turetta, è stato portato in prigione. Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sembra che Turetta abbia accettato di non opporsi all'estradizione, aprendo la possibilità di un ritorno in tempi brevi.

Il padre della vittima, Giulia Cecchettin

Ha dichiarato che la famiglia si impegnerà attivamente per evitare che situazioni simili si verifichino nuovamente. Una fiaccolata silenziosa è stata organizzata a Vigonovo, con migliaia di partecipanti, tra cui la famiglia di Giulia Cecchettin.

Filippo Turetta in carcere in Germania

Turetta è attualmente detenuto in Germania, e le autorità tedesche stanno valutando l'estradizione. Il procedimento potrebbe concludersi rapidamente, considerando che Turetta avrebbe già acconsentito alla consegna all'Italia. Nel frattempo, la comunità si è mobilitata per commemorare la vittima, con il padre di Cecchettin appellandosi alle donne affinché siano attente alle proprie relazioni e comunichino eventuali segnali di pericolo.

Durante l'udienza di convalida dell'arresto, il padre di Turetta ha dichiarato di essere sotto shock per quanto accaduto. Tuttavia, ha sottolineato di non aver mai desiderato la morte del figlio, ma di aver temuto gesti disperati. La famiglia Turetta è stata presente anche alla fiaccolata in segno di solidarietà alla famiglia Cecchettin.

La procedura di estradizione potrebbe concludersi entro 10 giorni, e le autorità italiane sono già in contatto con quelle tedesche. Nel frattempo, emergono dettagli sulla fuga di Turetta, che ha coperto diverse località in Europa prima di essere arrestato in Germania. Nel luogo dell'aggressione, sono stati trovati reperti, tra cui un coltello spezzato, e si sospetta che la vittima, Giulia Cecchettin, fosse già morta quando è stata abbandonata.

Le reazioni della politica

Includono la dichiarazione della premier Giorgia Meloni sulla concezione malata delle relazioni, mentre il vicepremier Matteo Salvini esprime la sua convinzione sulla colpevolezza di Turetta. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato il lutto regionale in onore di Giulia Cecchettin, mentre il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara invita tutte le scuole italiane a osservare un minuto di silenzio in memoria di Giulia e di tutte le vittime di violenza.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Filippo Turetta, l'ultimo atroce gesto prima di abbandonare il cadavere di Giulia