Bufera su Propaganda Live: polemica per la battuta su Salvini, la Lega insorge
Durante il monologo del comico Xhuliano Dule, una battuta su Matteo Salvini scatena la reazione del leader della Lega. Diego Bianchi si scusa, ma la polemica non si placa.

La puntata di Propaganda Live, andata in onda su La7 venerdì 21 febbraio, ha acceso un acceso dibattito politico dopo una battuta del comico Xhuliano Dule.
Durante il suo monologo, l’artista italo-albanese ha ironizzato sulle sue origini e sul fatto di aver studiato alla Bocconi, dicendo:
“Due cose che nella stessa frase potrebbero far venire un ictus a Matteo Salvini. O almeno spero”.
Una frase che ha immediatamente scatenato una reazione indignata da parte della Lega, con il segretario Matteo Salvini che ha denunciato l’episodio sui social.
La reazione di Matteo Salvini: “Non mi arrabbio, ma provo pena”
Il vicepremier e leader della Lega, non appena venuto a conoscenza della battuta, ha rilanciato il video sui suoi canali social, commentando duramente:
“Un conto è fare satira, diverso è augurare la morte a qualcuno e riderci su. Non mi arrabbio neanche, provo pena e tristezza”.
Le sue parole hanno trovato l’immediato sostegno di esponenti del partito, che hanno definito la battuta un inaccettabile attacco personale.
Le scuse in diretta di Diego Bianchi
Prima ancora che la polemica esplodesse sui social, il conduttore di Propaganda Live, Diego Bianchi, aveva già preso le distanze dalla battuta, intervenendo subito dopo il monologo:
“Questo è un programma in diretta, si improvvisa molto. Ogni tanto entra qualche battuta infelice, come è accaduto poco fa su questo palco. Chiediamo scusa a Salvini che è stato il destinatario. Succede, siamo qui anche per questo”.
Nonostante le scuse immediate, la protesta leghista non si è fermata, con alcuni esponenti del partito che hanno chiesto provvedimenti contro il programma.
La polemica si allarga: satira o attacco politico?
Il caso ha riacceso il dibattito sul confine tra satira e offesa personale. Se da una parte c’è chi difende la libertà di espressione e il diritto di fare ironia sui politici, dall’altra c’è chi sottolinea come augurare la morte a un avversario sia inaccettabile.
Alcuni esponenti della maggioranza hanno paragonato l’episodio ad altri casi simili, sostenendo che quando la satira colpisce esponenti del centrodestra si chiuda un occhio, mentre su altre figure politiche le reazioni sarebbero molto più severe.
Il caso finirà in un’aula di tribunale?
Non è ancora chiaro se la Lega intenda procedere legalmente contro il comico e la trasmissione, ma la polemica è destinata a proseguire nei prossimi giorni.
Nel frattempo, Propaganda Live si difende, ribadendo che il programma si basa sulla satira e sulla libertà di espressione, mentre Matteo Salvini e i suoi sostenitori continuano a denunciare un uso scorretto e offensivo della comicità televisiva.
Il dibattito resta aperto: satira legittima o attacco oltre il limite?