Francesca Iovane in lacrime su TikTok: "Mi chiamano cicciona, non ce la faccio più" | VIDEO
Il toccante sfogo su TikTok di Francesca Iovane, vittima di bodyshaming in palestra, suscita un'ondata di sostegno e solidarietà sui social media
Francesca Iovane, una giovane napoletana, è diventata involontariamente il volto di una dolorosa realtà: il bodyshaming e il bullismo online. In un video su TikTok che ha commosso milioni di persone, Francesca si è aperta riguardo alla terribile esperienza vissuta in palestra, dove è stata derisa per il suo aspetto fisico.
Il video di Francesca Iovane su TikTok
Nel video diventato virale, Francesca si mostra visibilmente provata mentre racconta l'umiliante episodio.
"Ero in palestra sul tapis roulant e ho tolto la maglietta per il caldo. Ho notato un gruppo di ragazzi che ridevano guardandomi e gonfiavano le guance, evidenziando il mio peso".
Con queste parole Francesca descrive il momento di angoscia vissuto.
Lo sconforto di Francesca è evidente nel video mentre si abbandona al pianto.
"Mi hanno sempre detto di essere cicciona e di andare in palestra. Ora che ci sono, succede questo. Questa gente mi fa schifo", esclama tra le lacrime, manifestando il profondo dolore causato dalle parole crudeli dei bulli.
Il video di Francesca Iovane è stato visto da più di 5 milioni di persone
Il video ha rapidamente conquistato milioni di visualizzazioni e ha generato un'enorme reazione di solidarietà. Anche la cantante Fiorella Mannoia ha commentato sotto al video, incoraggiando Francesca a non lasciarsi abbattere dalle parole offensive.
Successivamente al video su TikTok, Francesca ha condiviso una storia su Instagram per ringraziare coloro che le hanno mostrato sostegno. Ha assicurato ai suoi seguaci di stare bene e di aver trovato conforto nell'affetto ricevuto.
Il coraggio di Francesca nel condividere la sua storia ha portato alla luce l'importanza di combattere il bullismo e il bodyshaming. La sua voce ha contribuito a sensibilizzare sulle conseguenze devastanti di queste forme di violenza online e ha ispirato un'ampia dimostrazione di solidarietà da parte della comunità sui social media.