Luca Tommassini vittima di un grave furto: "Casa devastata, rubati oggetti a me cari"
Il coreografo racconta il dramma subito tramite Instagram, mostrando la devastazione della sua abitazione e il furto subito.
Luca Tommassini, famoso coreografo e ballerino, ha subito un brutto furto nella sua abitazione, mentre si trovava all'estero per motivi di lavoro. A raccontare l'accaduto è stato lo stesso Tommassini tramite il suo profilo Instagram, dove ha pubblicato un video che mostra la devastazione all'interno della sua casa. La porta sventrata, la cassaforte divelta e oggetti preziosi spariti sono solo alcune delle tracce lasciate dalla banda di ladri che lo ha derubato.
"Questa volta me l'hanno veramente devastata la mia casa che sto con tanta fatica e sacrifici ristrutturando da due anni", ha scritto il coreografo, visibilmente sconvolto. "Calcolando che la mia casa è di quattro piani, vi lascio solo immaginare la devastazione che c’è ovunque."
Il furto di oggetti preziosi e ricordi cari
L'elenco degli oggetti rubati è ancora in fase di verifica, ma Tommassini ha raccontato con grande tristezza cosa è stato sottratto. Oltre a gioielli e opere d'arte, sono stati rubati anche oggetti che avevano un forte valore affettivo per lui, come la collana con la croce del padre e l'anello della nonna. "Sono crollato in un pianto", ha ammesso, descrivendo il furto dei suoi "cassetti del cuore", dove custodiva ricordi di persone a lui care.
"Mi piange il cuore", ha aggiunto, "stavamo costruendo questa casa con tanto amore."
Un precedente tentativo di furto
Questo non è il primo episodio di furto subito da Luca Tommassini. Nel 2020, infatti, il coreografo era stato vittima di un tentativo di scasso nella sua casa di Trastevere a Roma. In quell'occasione, però, l'intervento delle forze dell'ordine aveva impedito ai ladri di portare via oggetti preziosi.
La rabbia e la paura
Tornando all'episodio di oggi, Tommassini ha espresso la sua rabbia e frustrazione: "So per esperienza che nessuno verrà punito per questo reato e fa tanta rabbia. Nessuno chiederà scusa o pagherà per il danno psicofisico recato a me e al mio assistente, Nico, che stavolta si è trovato davanti quattro infami armati".