ambulanza in soccorso

Una tragica fatalità ha colpito la città di Lamezia Terme ieri sera, quando un uomo di 65 anni è morto dopo aver avvertito un malore all'interno di un supermercato situato su via del Progresso. L'incidente ha sollevato un acceso dibattito sull'efficienza e la prontezza del sistema di emergenza 118 nella regione.

La dinamica dei fatti

Intorno alle 19:00, il signore si trovava all'interno dell'attività commerciale per fare la spesa quando ha improvvisamente avvertito un malore. I presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi, e inizialmente è stata mobilitata un'ambulanza da Soveria. Successivamente, è stata richiesta anche un'ambulanza dall'ospedale di Lamezia Terme. Oltre ai sanitari, sul posto è giunta anche una pattuglia dei carabinieri per gestire la situazione.

La tempistica dei soccorsi

Nonostante l'intervento dei soccorsi, per l'uomo non c'è stato nulla da fare. La tempistica dell'intervento è stata oggetto di critiche, con il delegato Smi 118 della provincia di Catanzaro, Saverio Ferrari, che ha espresso preoccupazioni riguardo l'inefficienza del servizio di emergenza. 

Ferrari ha dichiarato: "Ciò che è accaduto ieri sera a Lamezia purtroppo con esito fatale (non sappiamo se la tempestività dell'intervento avrebbe potuto evitarlo) accade giornalmente ma non fa notizia grazie ad esiti molto meno drammatici. Ciò che appare chiaro a tutti è l'inefficienza e quindi l'inefficacia del servizio 118 ormai abbandonato a se stesso nel disinteresse della politica nazionale, regionale ed anche delle amministrazioni comunali calabresi".

Le Critiche di Saverio Ferrari

Le parole di Ferrari mettono in luce una problematica diffusa e preoccupante. Secondo il delegato, la mancanza di risorse e di attenzione da parte delle autorità competenti sta compromettendo gravemente l'efficacia del servizio di emergenza. Ferrari ha inoltre sottolineato l'incapacità delle amministrazioni locali di affrontare e risolvere il problema, mettendo a rischio la vita dei cittadini che non riescono a ricevere un'assistenza sanitaria adeguata e tempestiva.

Reazioni della comunità

La morte dell'uomo ha sconvolto la comunità di Lamezia Terme, suscitando indignazione e rabbia tra i residenti. La tragedia ha evidenziato la necessità di una riforma del sistema di emergenza 118, affinché situazioni simili possano essere gestite con maggiore prontezza e professionalità.

Il caso di Lamezia Terme è solo uno dei molti episodi che mettono in luce le sfide affrontate dal servizio 118 in Calabria. Le criticità spaziano dalla carenza di personale e mezzi, alla gestione inefficiente delle risorse disponibili. La mancanza di un coordinamento efficace tra le diverse strutture sanitarie e i ritardi nelle risposte alle emergenze sono problemi che necessitano di soluzioni urgenti.

La morte dell'uomo di 65 anni deve servire come un monito per le autorità competenti. È fondamentale che si prendano provvedimenti immediati per potenziare il servizio di emergenza, garantendo che ogni cittadino possa ricevere l'assistenza necessaria in tempi rapidi. La politica nazionale, regionale e le amministrazioni locali devono collaborare per trovare soluzioni efficaci e durature.

La tragedia avvenuta a Lamezia Terme sottolinea l'importanza di un sistema di emergenza sanitario efficiente e ben organizzato. La comunità locale, insieme a esperti e professionisti del settore, deve continuare a sollecitare le autorità affinché vengano adottate misure concrete per migliorare il servizio 118. 

 

Dramma a Pesaro: ha un malore mentre è nella vasca da bagno, morto Enrico Serafini
Tragedia all'Appio Tuscolano, 19enne travolge e uccide un passante