Latina, chi era Patricia Masithela la 29enne sbranata dai cani
Barista con il sogno di diventare cantante, Patricia lascia un figlio di 5 anni. La tragedia avvolta nel mistero, indagini in corso per chiarire la dinamica

Patricia Masithela, 29 anni, originaria di Latina, era una giovane donna con tanti sogni nel cassetto. Lavorava come barista, ma il suo cuore batteva per la musica, con il desiderio di affermarsi come cantante. Madre di un bambino di soli 5 anni, Patricia viveva una vita dedicata alla famiglia e al lavoro. La sua improvvisa e tragica morte ha lasciato un vuoto incolmabile non solo tra i suoi cari, ma anche nella comunità locale.
La tragedia si è consumata nella notte tra domenica e lunedì 13 gennaio, quando Patricia è stata assalita e sbranata da un branco di cani randagi in un’abitazione alla periferia di Latina, in via Piccarello.
La dinamica dell’aggressione
La ricostruzione degli eventi è ancora al vaglio degli inquirenti, ma alcuni dettagli sono già emersi. Intorno alle 3 di notte, Patricia si è avvicinata al giardino di una villa che apparteneva a un suo conoscente, un uomo quarantenne con cui probabilmente aveva una relazione. Non appena la donna è entrata nella proprietà, i cani presenti si sono avventati contro di lei, azzannandola ferocemente.
Le urla della vittima hanno attirato l’attenzione dei vicini, che hanno prontamente allertato i soccorsi. All’arrivo degli agenti della questura di Latina, Patricia era già a terra in una pozza di sangue, circondata dal branco ancora inferocito. Per mettere in sicurezza la scena e permettere ai sanitari di intervenire, un poliziotto ha sparato con la pistola d’ordinanza, uccidendo uno degli animali e ferendone un altro. Gli altri cani, sprovvisti di microchip, sono fuggiti.
Nonostante il rapido intervento dei soccorritori e il trasporto all’ospedale Santa Maria Goretti, Patricia è deceduta poche ore dopo a causa delle gravi lesioni riportate.
Indagini e interrogativi aperti
La polizia ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’accaduto e stabilire eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno cercando di capire perché Patricia si trovasse nel giardino a notte fonda e se ci fossero stati precedenti segnali di pericolo legati ai cani.
È emerso che, già la settimana precedente, gli stessi animali avevano aggredito il proprietario della villa e la sua compagna, sebbene senza gravi conseguenze. L’abitazione, attualmente disabitata e in condizioni di degrado, è stata posta sotto sequestro. Secondo le prime rilevazioni, i cani erano denutriti, circostanza che potrebbe aver contribuito al loro comportamento aggressivo.
Un dramma che riaccende il dibattito sulla sicurezza
La morte di Patricia Masithela si aggiunge a una serie di tragici episodi legati ad attacchi di cani randagi o mal gestiti. Solo pochi mesi fa, un bambino di 15 mesi perse la vita a Eboli, attaccato da due pitbull. Questi eventi sollevano interrogativi urgenti sulla necessità di regolamentare meglio la gestione degli animali e prevenire tragedie simili in futuro.
La comunità di Latina è scossa e in lutto, mentre le autorità continuano a indagare per fare piena luce su quanto accaduto. Patricia, con i suoi sogni e il suo amore per la vita, resterà nei cuori di chi l’ha conosciuta.