andrea papi e orsa

Non ci sarà alcun processo per la morte di Andrea Papi, il 26enne ucciso dall’orsa Jj4 il 5 aprile 2023 mentre faceva jogging nei boschi della Val di Sole, in Trentino-Alto Adige. Il giudice per le indagini preliminari (gip) di Trento, Enrico Borrelli, ha disposto ieri, lunedì 17 febbraio, l’archiviazione della denuncia per omicidio colposo presentata dai familiari della vittima nei confronti di Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, e Antonio Maini, sindaco di Caldes.

La procura aveva richiesto l’archiviazione, ma i genitori e la sorella di Andrea si erano opposti, sperando che si potesse aprire un processo per fare luce sulla tragedia e sulle eventuali responsabilità istituzionali.

Le motivazioni del gip

La decisione di archiviazione mette fine alla vicenda giudiziaria prima ancora dell’avvio di un processo. Secondo il giudice, non è possibile individuare una responsabilità diretta delle istituzioni in quanto non si riscontrano omissioni colpose da parte della Provincia di Trento e del Comune di Caldes.

Nell’ordinanza, il giudice spiega che le misure di protezione ipotizzate dalla Provincia per la gestione dell’orsa Jj4 erano state oggetto di specifiche controversie legali, il che aveva impedito la loro concreta attuazione. In sintesi, non emergono condotte omissive colpose da parte degli amministratori locali che possano giustificare un processo.

La rabbia della famiglia Papi: “Una pugnalata, continueremo a chiedere giustizia”

L’archiviazione ha suscitato grande rabbia e amarezza nella famiglia di Andrea Papi. I genitori Carlo e Franca, insieme alla sorella Laura, hanno parlato al Corriere del Trentino esprimendo “profonda e infinita delusione” per una decisione che «fa più male di una pugnalata».

I familiari del giovane non intendono fermarsi e hanno già dato mandato ai loro avvocati di avviare un procedimento civile.

“Ci avevano preparati a questa possibilità, ma speravamo di arrivare almeno al processo, che si potesse discutere nel corso di un dibattimento una questione tanto grave, che riguarda non solo noi, ma tutti i trentini e i numerosi turisti”, ha dichiarato la famiglia.

Malori improvvisi e rischi in natura: un pericolo sottovalutato?

La vicenda di Andrea Papi riporta l’attenzione sui rischi legati alle attività outdoor, specialmente in zone boschive e di montagna dove la fauna selvatica è presente. Episodi di malori improvvisi o attacchi da parte di animali selvatici, sebbene rari, possono avere conseguenze fatali.

È fondamentale, in questi contesti, rafforzare le misure di sicurezza, promuovendo campagne di informazione per chi frequenta i sentieri e intensificando il monitoraggio della fauna per prevenire situazioni pericolose. La tragedia di Andrea Papi ha aperto un dibattito sulla convivenza tra uomo e natura, un tema su cui la sua famiglia continua a chiedere risposte.

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