Piacenza, morta a 13 anni dopo la caduta dal tetto del palazzo: interrogato il fidanzato 15enne
Si indaga anche sui coetanei
La comunità di Piacenza è stata colpita da una tragedia che ha lasciato tutti nell'angoscia: una ragazzina di 13 anni è morta cadendo dal tetto di un edificio.
Le indagini, attualmente in corso, cercano di stabilire le cause della caduta, mentre si valuta anche un possibile coinvolgimento di altre persone, tra cui un ragazzo di 15 anni che sembra essere stato presente sul luogo al momento dell'incidente. La Procura per i Minori di Bologna, che segue il caso, non ha ancora fornito dettagli chiari sulla natura dell'accaduto.
L'inchiesta: dinamiche ancora da chiarire
La tragedia si è consumata nella mattinata di venerdì, quando la giovane vittima, di origine albanese e studentessa di un liceo della città, è precipitata dal tetto di un palazzo storico in via IV Novembre, di fronte alle mura rinascimentali di Piacenza. L'indagine è stata affidata alla Procura per i Minori, coordinata dal procuratore Giuseppe Di Giorgio, che sta valutando ogni possibile scenario: dall'ipotesi di un incidente a quella di un gesto volontario, senza escludere la possibilità di un intervento da parte di terzi.
L'obiettivo degli inquirenti è di fare luce sulla vicenda attraverso una serie di accertamenti tecnici, che comprendono l'analisi del luogo della caduta e degli oggetti sequestrati, tra cui il cellulare della ragazzina. Anche le testimonianze di amici e conoscenti sono al vaglio delle autorità, in particolare quella di un adolescente che avrebbe assistito alla tragedia.
Il fidanzato quindicenne sotto interrogatorio
Tra le persone coinvolte nell'inchiesta, c'è un ragazzo di 15 anni, anch'egli di origine albanese, che sembra avesse una relazione con la vittima. Secondo alcune fonti, la ragazza potrebbe aver avuto l'intenzione di chiudere la relazione, e il giovane è stato interrogato per diverse ore presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Piacenza. Gli investigatori stanno cercando di stabilire il ruolo del ragazzo nella vicenda, ma, al momento, non sono stati emessi provvedimenti restrittivi nei suoi confronti.
Il ragazzo, rilasciato nella notte, ha fornito una versione dei fatti che indica un gesto volontario da parte della vittima, ipotesi che tuttavia non convince del tutto gli amici della ragazza. Alcuni di loro, ascoltati dal quotidiano locale Libertà di Piacenza, sostengono che la tredicenne non era "il tipo da buttarsi" e che stava facendo progetti futuri, come un viaggio a Parigi con la madre. Questo dettaglio alimenta il dubbio che la caduta possa non essere stata un atto deliberato da parte della vittima.
La caduta e il dolore della comunità
L'incidente si è verificato in un palazzo signorile che affaccia su uno dei punti storici della città. La caduta è avvenuta nel cortile interno dell'edificio, un luogo normalmente tranquillo, che si è trasformato improvvisamente in uno scenario di tragedia. Gli amici della vittima, sconvolti dalla notizia, si sono recati sotto la sua abitazione per renderle omaggio, lasciando palloncini bianchi in segno di lutto e ricordo.
L'impatto della tragedia è stato tale che molte famiglie e studenti si sono unite in un dolore collettivo, chiedendo maggiore chiarezza sulle circostanze della morte. L’evento ha anche sollevato interrogativi tra i cittadini sulla sicurezza degli edifici e sulla necessità di maggiore controllo nelle aree frequentate da adolescenti.
La Procura attende i risultati dell'autopsia
Un elemento chiave per chiarire la dinamica della morte sarà l'autopsia sul corpo della ragazza, programmata nei prossimi giorni presso l'Istituto di Medicina Legale di Pavia. Solo l’esito dell’esame autoptico potrà stabilire con certezza le cause della caduta e fornire informazioni decisive per l'indagine. La Procura ha specificato che nessuna ipotesi è esclusa: potrebbe trattarsi di un incidente, di un gesto volontario o di un evento provocato da un intervento esterno.
I prossimi passi: accertamenti e testimonianze
Nei prossimi giorni, gli inquirenti proseguiranno con indagini approfondite, che includono accertamenti tecnici sul luogo dell'incidente e ulteriori interrogatori di persone informate sui fatti. In particolare, le autorità vogliono ottenere una chiara ricostruzione degli ultimi momenti della ragazza attraverso l'analisi delle conversazioni sul suo cellulare e l’audizione di chi era presente al momento della caduta.
La città di Piacenza, nel frattempo, rimane sospesa tra dolore e incredulità. La giovane età della vittima e l'incertezza delle cause della sua morte hanno sconvolto una comunità che ora attende risposte dalle autorità, sperando che si faccia luce su una vicenda tanto tragica quanto ancora oscura. La famiglia della ragazza e i suoi amici, devastati dalla perdita, cercano conforto nella solidarietà e nel sostegno di una città che si stringe attorno a loro in un momento di profondo dolore.