Ascoli Piceno, campo estivo da incubo: «Cinghiate ai ragazzini»
«Un bambino è stato picchiato con una borraccia in testa»

Doveva essere un’occasione di divertimento e apprendimento per i più piccoli, ma si è trasformata in un incubo. Durante un campo estivo organizzato dalla Parrocchia “Sacro Cuore” di Martinsicuro, svoltosi a Roccafluvione (Ascoli Piceno) dal 3 al 7 luglio 2022, tre ragazzini del 2010 sarebbero stati vittime di violenze fisiche da parte di S.M.G., 55 anni, un educatore siciliano residente a Martinsicuro.
Le accuse, emerse nelle indagini della Procura di Ascoli Piceno, sono scioccanti e dettagliate: l’uomo avrebbe abusato dei mezzi di correzione e disciplina, infliggendo punizioni fisiche ai minori affidati alla sua cura.
Le Accuse Choc della Procura
Secondo quanto riportato negli atti giudiziari, l’educatore avrebbe colpito i ragazzini con una cintura, utilizzandola con violenza su diverse parti del corpo, provocando lividi e, in un caso, riaprendo una ferita in fase di cicatrizzazione che ha ripreso a sanguinare.
In un altro episodio, un bambino sarebbe stato messo in un angolo e colpito con una borraccia di ferro sulla nuca, causando una vistosa arrossatura sotto l’attaccatura dei capelli. Altri casi segnalati includono schiaffi alla testa e afferramenti violenti per il collo.
La Procura ha evidenziato che i fatti si sarebbero verificati in condizioni che impedivano ai bambini di difendersi o di chiedere aiuto, approfittando del ruolo di autorità esercitato dall’educatore.
Minacce e Tentativi di Silenziare le Vittime
Per evitare che le violenze venissero alla luce, S.M.G. avrebbe minacciato i bambini, intimando loro di non raccontare nulla a educatori o familiari. Tuttavia, i ragazzini, una volta tornati a casa, hanno riferito gli abusi subiti, portando i genitori a sporgere denuncia.
La determinazione dei bambini ha reso vano il tentativo dell’educatore di insabbiare i fatti. Le famiglie delle vittime si sono costituite parte civile nel procedimento, rappresentate dall’avvocato Mauro Gionni di Ascoli Piceno.
L’Abuso di Autorità e il Ruolo della Giustizia
L’indagine della Procura ha portato al rinvio a giudizio dell’educatore, con l’accusa di aver commesso le violenze approfittando delle sue responsabilità come figura educativa. Questo caso mette in luce l’importanza di un controllo rigoroso su chi opera in contesti a contatto con minori e la necessità di garantire la loro sicurezza in ogni momento.
La Reazione delle Famiglie e la Comunità
L’episodio ha scosso profondamente la comunità di Martinsicuro e Roccafluvione, generando indignazione e solidarietà verso le famiglie delle vittime. La speranza è che il processo porti giustizia e che casi simili non si ripetano mai più.