Papa Francesco
Papa Francesco

Durante la conferenza stampa tenuta sul volo di ritorno da Bruxelles a Roma, Papa Francesco ha affrontato nuovamente il delicato tema dell'aborto, esprimendo in modo fermo e deciso la posizione della Chiesa. 

Il Pontefice ha ribadito senza esitazioni che «l'aborto è un omicidio». Rispondendo a una domanda sul tema, ha spiegato che l'atto di interrompere una gravidanza significa «uccidere un essere umano» e che i medici che lo praticano sono da considerarsi «sicari».

Il Santo Padre ha chiarito che, secondo il suo pensiero e quello della Chiesa cattolica, non ci può essere dibattito su questo tema: «Su questo non si può discutere», ha affermato. 

Sebbene ci siano questioni morali complesse legate alla contraccezione, Papa Francesco ha voluto distinguere nettamente i due argomenti, chiarendo che «i metodi anticoncezionali sono un'altra cosa», invitando a non confonderli con il tema dell'aborto.

La tutela delle vittime di abusi

Oltre all'aborto, Papa Francesco ha dedicato una parte importante del suo intervento al tema degli abusi sessuali all'interno della Chiesa. Il Pontefice ha sottolineato la responsabilità della Chiesa di prendersi cura delle vittime di questi terribili atti, affermando che «dobbiamo prenderci cura delle persone abusate e punire gli abusatori». Il Papa ha anche sottolineato che l'abuso sessuale non è un peccato isolato, ma una «malattia psichiatrica» che deve essere trattata in modo serio e responsabile, suggerendo la necessità di trattamenti specifici per gli abusatori, oltre che il controllo delle loro attività per prevenire ulteriori danni.

Una delle critiche più forti mosse dal Pontefice è stata quella verso chi copre i casi di abuso. Definendo la copertura di questi crimini come «vergognosa», Papa Francesco ha esortato la Chiesa e le autorità civili a fare tutto il possibile per rendere giustizia alle vittime e non lasciare che i colpevoli restino impuniti. Ha fatto riferimento alla necessità di risarcire le vittime, citando come esempio il sistema belga, che prevede un risarcimento di 50.000 euro per le vittime di abusi. Tuttavia, il Papa ha espresso la sua insoddisfazione per questa cifra, ritenendola troppo bassa rispetto al danno subito dalle vittime.

Punire gli abusatori e impedire nuove vittime

Papa Francesco ha insistito sulla necessità di punire gli abusatori in modo rigoroso e di evitare che possano causare ulteriori danni. Ha parlato della malattia psichiatrica legata a tali comportamenti, sottolineando l'importanza di non lasciare che un abusatore resti «libero» senza controllo o trattamenti adeguati. La protezione delle vittime deve essere la priorità, ha ribadito, e la Chiesa ha il dovere morale di affrontare il problema in modo trasparente e giusto.

La conferenza stampa ha messo in evidenza l'impegno del Papa nel trattare temi complessi come l'aborto e gli abusi, senza evitare argomenti delicati o controversi. La sua posizione ferma e determinata rappresenta un forte richiamo alla Chiesa e alla società a prendersi cura dei più vulnerabili, dalle donne in gravidanza alle vittime di abusi, e a non tollerare né giustificare atti di violenza o ingiustizia.

 

 

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