Legge di bilancio, il voto finale al Senato: con 112 favorevoli è legge
Un voto iper contingentato, polemiche sulla discussione parlamentare e dichiarazioni contrastanti tra maggioranza e opposizione
La Legge di Bilancio è stata approvata con 112 voti favorevoli e 67 contrari, ma il percorso parlamentare ha suscitato numerose polemiche e critiche sia da parte dell'opposizione che di alcuni esponenti della maggioranza.
Un Voto Senza Sorprese
L'approvazione della Legge di Bilancio è arrivata al termine di un percorso parlamentare caratterizzato da un voto iper contingentato e dalla mancanza di un reale dibattito in Aula. Come ha sottolineato il relatore dimissionario Liris, si è trattato di una «lettura singola» invece della doppia lettura prevista dalla Costituzione.
Il voto finale si è concluso con 112 voti favorevoli e 67 contrari, senza alcuna possibilità di discussione su emendamenti o ordini del giorno, sia da parte della maggioranza che dell'opposizione.
Il Dibattito in Aula
Le dichiarazioni di voto sono state aperte da Carlo Calenda, che ha criticato il governo per l’indisponibilità ad accettare suggerimenti dall’opposizione. Tuttavia, il momento più teso è arrivato con Matteo Renzi, che ha duramente attaccato la gestione della discussione parlamentare e la cosiddetta “norma anti-Renzi”, che vieta ai parlamentari consulenze in paesi extra-UE.
Le Critiche di Matteo Renzi
Renzi ha accusato il governo di aver introdotto una norma specifica contro di lui, sottolineando che si tratta di un «precedente pericoloso» e che la misura rappresenta un attacco personale. Inoltre, ha evidenziato come la maggioranza non abbia avuto il coraggio di estendere il divieto a tutti i parlamentari.
Il Commento di Giorgia Meloni
Dopo l’approvazione, è arrivata la nota ufficiale della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni:
«È una manovra di grande equilibrio, che sostiene i redditi medio-bassi, aiuta le famiglie con figli, stanzia risorse record per la sanità, riduce la pressione fiscale e dà una mano a chi produce e crea occupazione e benessere».
Meloni ha ribadito che le risorse limitate sono state utilizzate per rafforzare misure strutturali, come il taglio del cuneo fiscale, e che il governo non ha rinunciato ad attuare il programma elettorale.
La Replica alla Critiche
Meloni ha poi sottolineato che la Manovra tiene i conti in ordine senza rinunciare alla lotta contro l'evasione fiscale e puntando su un nuovo rapporto tra Stato e cittadini.
«Un altro passo in avanti per costruire un’Italia più giusta, forte e competitiva», ha concluso la premier.
Il Ruolo di Giancarlo Giorgetti
In Aula era presente anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ha difeso con fermezza l’impianto della Legge di Bilancio, rispondendo alle critiche dell’opposizione e ribadendo la sostenibilità delle misure introdotte.