isabella settanni

Il piccolo borgo di Villetta Barrea, in Abruzzo, è stato scosso da una tragica notizia lo scorso venerdì. Isabella Settanni, una stimata avvocatessa di 53 anni originaria di Roma, è stata trovata morta nella sua abitazione. Le prime indagini condotte dai carabinieri e il successivo esame autoptico hanno indicato che la donna potrebbe aver ingerito nitrito di sodio, portando le autorità a considerare l'ipotesi di un suicidio. Il caso, tuttavia, rimane aperto e gli inquirenti continuano a esplorare ogni possibilità, incluso il reato di istigazione al suicidio.

Cosa è accaduto all'avvocatessa ISabella Settanni

Venerdì scorso, Isabella Settanni è stata scoperta priva di vita nella sua residenza a Villetta Barrea. Il medico legale, Ildo Polidoro, che ha condotto l'autopsia presso l'ospedale San Salvatore dell'Aquila, ha confermato che la morte è avvenuta per avvelenamento da nitrito di sodio. Durante l'esame, non sono stati riscontrati segni di violenza o colluttazione sul corpo della donna, né tracce di cibo nello stomaco, suggerendo che l'avvelenamento sia stato intenzionale.

Il messaggio alla sua amica

Poco prima della sua morte, Isabella ha inviato un messaggio ad un'amica e collega a Roma, rivelando di aver ingerito il nitrito di sodio. Questo messaggio ha spinto l'amica a allertare immediatamente i soccorsi, ma purtroppo, nonostante la pronta risposta, per Isabella non c'è stato nulla da fare. Questo dettaglio è cruciale per le indagini, suggerendo che la donna fosse consapevole del gesto estremo che stava compiendo e che abbia voluto informare qualcuno prima che fosse troppo tardi.

Nonostante l'ipotesi di suicidio sia la più accreditata, la procura di Sulmona non esclude ancora altre piste e continua a investigare anche per istigazione al suicidio. Gli inquirenti stanno esaminando tutti gli elementi disponibili per ricostruire le ultime ore di vita di Isabella. Il telefono e il computer della vittima sono stati sequestrati per analizzare eventuali comunicazioni o ricerche che possano offrire ulteriori indizi sul motivo dietro questo gesto. Anche il cellulare del compagno di Isabella è stato controllato per verificare eventuali conversazioni rilevanti o elementi che possano contribuire a chiarire la dinamica dei fatti.

Cos'è il nitrito di sodio

Il nitrito di sodio è una sostanza chimica comunemente utilizzata nell'industria alimentare come conservante, ma può essere letale se ingerita in grandi quantità. Il suo utilizzo in contesti suicidari non è comune, il che rende questa tragedia particolarmente inusuale. Gli investigatori stanno cercando di capire come Isabella sia entrata in possesso di questa sostanza e se qualcuno l'abbia assistita o spinta a usarla.

Le autorità continuano a lavorare per chiarire tutti gli aspetti di questa tragica vicenda. I prelievi di sangue effettuati durante l'autopsia forniranno ulteriori informazioni utili per capire il livello di nitrito di sodio presente nel corpo e se ci fossero altre sostanze coinvolte. Il responso di questi test sarà disponibile tra circa novanta giorni e potrebbe fornire nuovi elementi cruciali per l'indagine.

La morte di Isabella Settanni ha lasciato un segno indelebile nella vita di chi l'ha conosciuta. Mentre le indagini proseguono per chiarire tutte le circostanze dietro questo gesto estremo, la comunità continua a fare i conti con la tristezza e il dolore per la perdita di una persona amata e rispettata. Le risposte definitive arriveranno solo con il tempo, ma nel frattempo, il ricordo di Isabella rimarrà vivo nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla.

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